Testamento di Berlusconi

Testamento Berlusconi, il fisco rischia di restare a bocca asciutta. Tasse milionarie per Fascina

Gabriele Imperiale

Dopo quasi 4 mesi dalla sua morte, Silvio Berlusconi torna a far parlare di sé. Il tre volte Presidente del Consiglio ha infatti lasciato ai suoi eredi un patrimonio stimato tra i 5 e i 6 miliardi euro. Un’eredità che per il fisco del nostro paese rischia però di fruttare praticamente zero. Spieghiamo il perché: il Cavaliere, nell’atto registrato e pubblicato qualche giorno fa dal notaio Mario Notari di Milano, ha lasciato ai suoi cinque figli un patrimonio netto di “soli” 458 milioni di euro. Questa somma, su cui poi verranno calcolate effettivamente le imposte di successione, è divisa in: 423 milioni delle holding che controllano il 61,2% di Fininvest e 35 milioni per le proprietà immobiliari – tre ville intestate a lui e un box a Trieste ricevuto in eredità da un cittadino -, dei mobili, dei quadri e delle barche. 

 

 

Le imposte? A parte gli 81mila euro di quella di registro, i figli di Berlusconi potrebbero appellarsi al Testo Unico sull’imposta di successione del 1990 e chiedere l’esenzione di imposta per il passaggio del denaro – gli oltre 420 milioni - che permettono di controllare Fininvest, sempre a patto che – come prevede il testo - gli eredi “proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni”. E che la famiglia Berlusconi voglia seguire questa strada lo testimonia l’accordo tra i figli che al punto 5 recita: “gli eredi si obbligano reciprocamente, altresì, a non alienare quote di alcun cespite compreso nel Relictum per il termine di 5 anni dall’apertura della successione e quindi sino al 12 giugno 2028”. Cosa succederà allora? Se l’Agenzia delle Entrate darà l’ok alla richiesta di esenzione, riporta Repubblica, non verrà pagata alcuna imposta di successione sugli oltre 400 milioni di euro. 

 

 

I 35 milioni rimanenti? I cinque figli dovrebbero pagare 1,4 milioni di imposte, cioè il 4% del totale. Sempre se non verrà applicata la legge che prevede una franchigia di un milione a testa per gli eredi: fatto questo che potrebbe ridurre l’introito per il fisco praticamente a zero. Gli unici che invece si troveranno a pagare il fisco per l’eredità ricevuta dal Cavaliere saranno Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell’Utri, che dovranno versare l’8% dei 230 milioni che riceveranno. I due che dovranno più al fisco sono l’ex compagna - 8 milioni (sui 100 milioni di lascito) – e il fratello – anche lui 8 milioni; l’amico Dell’Utri invece 2,4 milioni di euro (ha ricevuto 30 milioni).