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Governo tecnico? Monti sbugiarda le opposizioni: "Competenze da guru"

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È tornata sul tavolo del dibattito la possibilità di un governo tecnico, ipotesi che, tuttavia, i sondaggi smentiscono senza lasciare spazio all'interpretazione. Poco è bastato alle opposizioni per organizzare un vero e proprio complotto sullo spread. L'obiettivo? Gettare fango sull'attuale maggioranza e far aleggiare lo spauracchio del ritorno dei tecnici. Il tema è stato ampiamente agormentato da Mario Monti che, piuttosto che dare vigore a queste voci, ha messo con le spalle al muro chi si aggrappa a tutto pur di mettere i bastoni tra le ruote al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

 

 

"In questi giorni qualche giornale ha parlato di un'ipotesi di governo tecnico. Lei esclude in maniera assoluta che dopo Meloni ci possa essere un governo tecnico?", ha chiesto David Parenzo nel corso dell'ultima puntata de L'Aria che tira. "Io ho sentito solo la coda dell'esposizione interessante e variopinta di chi mi ha preceduto su questo schermo. Il governo tecnico e il Mes sono materie che effettivamente potrebbero richiedere anche competenze da guru, perché hanno un quid di sovrannaturale", ha risposto ironicamente l'ex premier. 

 

 

Quindi ha continuato: "Ho sempre respinto il concetto stesso di governo tecnico, ma capisco che il mio nome venga associato a una di quelle manifestazioni della vita politica del nostro Paese. Salvo per agitare spauracchi, ma credo che agitare questo spettro del governo tecnico sia fuor d'opera", ha spiegato Monti. Non è mancata la stoccata alle opposizioni: "Un'opposizione inesistente, vorrei dirlo con tenerezza. Se siamo qui a parlare del governo tecnico, questo vuol dire che o ci piace o ci siamo stufati della politica bella del nostro Paese", ha chiosato l'ex premier. 

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