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Governo tecnico? Vecchi smaschera l'opposizione: "Siamo all'asilo Mariuccia"

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In assenza di altro, il sogno delle opposizioni sembra essere il governo tecnico. "Già si fanno i nomi dei ministri del governo tecnico, mi fa sorridere. Temo che questa speranza non si tradurrà in realtà". Queste le parole usate dal premier Giorgia Meloni sui rumors di un governo di emergenza emersi dopo la leggera salita dello spread a seguito dell’approvazione della Nadef e delle previsioni sul deficit. Il tema ha acceso il dibattito a Stasera Italia Weekend, il programma di approfondimento giornalistico di Rete 4. Ospite di Augusto Minzolini, il direttore de Il Tempo, Davide Vecchi, ha smontato i teoremi della sinistra. 

 

 

"Non è che qualcuno non è in grado di accettare la democrazia, ma siamo quasi all'asilo Mariuccia. Il governo Meloni non deve governare, non deve tenere il pallone. E quindi dall'altra parte il Pd il Movimento 5 Stelle, che non sarebbero in grado di andare alle elezioni e vincere come si prevede in un Paese democratico, complottano e iniziano a dire che forse a Draghi non va bene Meloni, che forse è meglio Gentiloni", ha detto Vecchi. Poi ha continuato, sottolineando come ora il governo Meloni debba fare i conti con le falle delle azioni dei precedenti presidenti del Consiglio: "Non c'è nulla di concreto. Forse vivo in un altro mondo io. Questo è un governo che c'è da un anno. Facciamo un esempio: la previsione di spesa del Superbonus del 110% era 30 miliardi e sono diventati quasi 100 miliardi. A me pare che questo governo faccia e che debba tappare i buchi che scopre dietro ai quadri di Palazzo Chigi", ha detto.

 

 

Il direttore de Il Tempo ha spiegato che Meloni è ora costretta a pagare i debiti che derivano dall'operato di Draghi: "Noi stiamo pagando debiti fatti da Draghi quando il costo del denaro era zero. Ci sono stati tre anni di governo in cui non hanno investito in nulla, non hanno sfruttato un momento in cui il costo del denaro era zero. Non hanno fatto nulla e ora ci troviamo il costo del denaro che è al 4, 5, con aumenti costanti dei tassi. Draghi bravissimo, però dobbiamo vedere la realtà dei fatti e non fare propaganda", ha concluso. 

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