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Stasera Italia, Sgarbi ferma subito il governo tecnico: non avrebbe i voti
C’è un complotto per far cadere il governo Meloni? Questa domanda viene posta a Vittorio Sgarbi nel corso della puntata del 30 settembre di Stasera Italia, il talk show del weekend di Rete4 che vede Augusto Minzolini alla conduzione. Il critico d’arte e sottosegretario alla Cultura è poco convinto della soluzione di un governo tecnico: “So che non si sentiva parlare di spread da qualche anno, la parola stessa è iettatoria e porta male. Quindi sembra che il governo abbia delle difficoltà, poi la iettatura porta ad inventare complotti autogestiti o minacciati dai giornali, ma è una realtà impossibile. Perché Paolo Gentiloni era bollito prima di essere esibito come Commissario europeo, non si capisce chi dovrebbe nominarlo e chi dovrebbe votarlo. La maggioranza che lo voti non c’è, non c’è Renzi, non c’è Calenda, non c’è la Schlein, non c’è Conte. Sono dei frammenti di una opposizione dispersa. Noi abbiamo una maggioranza assolutamente compatta in cui nessuno si sposta di un millimetro. Quindi siccome i governi si fanno con i voti di maggioranza vorrei capire dove trovano i voti e dove li troverebbero per Gentiloni. Forse un nuovo Draghi…”.
“Dico bollito – prosegue Sgarbi nel suo discorso su Gentiloni - perché è una persona colta e intelligente perché non ha alcun appeal per attrarre né il M5S né la destra. Dove li trova i voti in Parlamento e tra gli elettori. Non so perché è venuto fuori questo nome. Forse Draghi, un secondo Draghi è qualcosa che potrebbe coinvolgere pezzi di destra, di Forza Italia. Ma Gentiloni che voti prende?”.