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Esselunga, Ghisleri smonta i teoremi: "Cosa vuole dire lo spot", sinistra zittita
Lo spot di Esselunga che ha per protagonista una bambina figlia di due genitori separati ha creato scalpore e scatenato perfino la politica. A sinistra sono arrivati a parlare di promozione impropria della famiglia tradizionale, strumentalizzando una bambina... A smontare certi teoremi è Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research intervenuta nella puntata di mercoledì 27 settembre a Tagadà, su La7. "In primis la catena è geniale perché ogni volta fa parlare di sé - esordisce intervistata alla conduttrice Tiziana Panella -. C'è poi da dire una cosa importante: la pesca è uno dei frutti preferiti del papà. Nella narrazione è come se si responsabilizzassero i genitori sulla posizione di figure separate".
Insomma, respinte al mittente le letture strumentali: "Penso che non colpevolizzi i genitori, ma li responsabilizzi perché alla fine dello spot il padre fa capire alla figlia di essere al centro della famiglia". Inoltre lo spot fotografa un fenomeno che gli italiani conoscono bene: "Mentre quando io andavo a scuola era poco normale avere in classe ragazzi figli di persone separate, oggi è il contrario".
La polemica ha provocato anche i commenti di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini, che hanno entrambi gradito la pubblicità e il messaggio. L'ultima teoria della sinistra a riguardo è quella che porta la firma di Nicola Fratoianni, secondo cui dietro allo spot e al post della premier ci sarebbe la volontà di portare l'attenzione del dibattito pubblico su altro: "Presidente Giorgia Meloni - ha scritto su Twitter - vedo che commenta lo spot di una nota catena di supermercati ma che non dice nemmeno una parola sul carrello della spesa di milioni italiani, separati e non. Per loro anche una pesca rischia di diventare un lusso. L'Italia attende risposte". Una tesi che ha provocato le ironie di tanti commentatori dei social: "E’ un chiaro attacco reazionario Frato, a cui bisogna rispondere con il rinnovo della tessera della Coop! Tenere duro su pane e mortazza ! Mobilitiamoci!".