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Stasera Italia, cosa rivela Rita Dalla Chiesa sulla morte del padre Carlo Alberto
41 anni fa è stato una delle prime vittime illustri della mafia siciliana. Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri, fu una delle prime morti decretate dal superboss Totò Riina, che lo confessava al suo compagno di passeggio Alberto Lorusso in un’intercettazione carceraria anni dopo. Con la morte di Matteo Messina Denaro se ne è andato l’ultimo esponente di quella mafia stragista ma l’organizzazione criminale è tutt’altro che scomparsa. Nel corso della puntata di Stasera Italia, in onda su Rete 4 lunedì 25 settembre, è intervenuta la figlia dell’allora prefetto di Palermo, Rita Dalla Chiesa è tornata a parlare della triste vicenda. “Mio padre è stato ucciso due giorni dopo che era venuto giù in prefettura a Palermo l’allora ministro delle Finanze Rino Formica”, ha esordito la deputata di Forza Italia.
Il conduttore della trasmissione Nicola Porro, incuriosito dal retroscena, ha allora chiesto delucidazioni alla sua ospite: “Mio padre gli aveva chiesto di poter avere trasparenza nelle banche, proprio per seguire i flussi di soldi”. Dalla Chiesa ha proseguito nelle sue rivelazioni: “Mio padre voleva entrare nelle banche per dimostrare la loro trasparenza, finalmente. Perché entrando nelle banche sapeva che avrebbe seguito un filone di soldi e di economia finanziaria di un certo tipo”. Poi la stoccata finale, un quesito a cui ancora oggi l’Italia non è pronta a rispondere: “Dopo due giorni – chiude in maniera sarcastica la parlamentare – caso strano mio padre viene ucciso”.