Alluvione Emilia-Romagna
Alluvione Emilia-Romagna, il generale Figliuolo silenzia le critiche della sinistra
Un lungo elenco di numeri per rispondere, in maniera indiretta, alle tante critiche piovute da sinistra, in particolare da Stefano Bonaccini, nei confronti del governo per la gestione dell’emergenza dopo l’alluvione in Emilia-Romagna. In un’intervista al quotidiano QN a parlare è Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione: “Il Governo ha disposto uno stanziamento iniziale di circa due miliardi e 620 milioni, di cui 1 miliardo e 28 milioni di euro per il 2023, oltre 750 milioni di euro per il 2024 e 841 milioni di euro per il 2025, a cui si sono aggiunti ulteriori 519 milioni con provvedimenti ad hoc. Per capire la complessità degli interventi, ricordo che l’alluvione ha costretto 23mila persone a lasciare la propria casa, colpendo un’area di circa 1.600 chilometri quadrati, con decine di migliaia di edifici sommersi da acqua e fango, migliaia di imprese agricole e produttive danneggiate, 772 strade totalmente o parzialmente interrotte e 1.105 frane in 83 comuni”.
“Il Governo - la realtà dei fatti disegnata dal generale - già dal 17 agosto ha messo a mia disposizione come commissario la cifra iniziale di 876 milioni di euro per la contabilità speciale, da destinare ai circa 6 mila interventi di grande urgenza e messa in sicurezza del territorio. A questi si aggiunge la possibilità di attingere ad oltre 600 milioni quale dotazione iniziale per una prima tranche di indennizzi a famiglie e imprese. Solo negli ultimi giorni sono stati erogati oltre 42 milioni di euro, di cui più di 37 milioni e 720mila all’Agenzia regionale di sicurezza territoriale e Protezione civile dell’Emilia Romagna e oltre 2 milioni e 765mila alla Provincia di Forlì-Cesena. Ho appena disposto il pagamento di oltre 1 milioni e 300mila euro per 26 interventi di massima urgenza in favore dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, Unione montana, comune di Budrio e Provincia di Ravenna”.
Insomma, chiarisce Figliuolo dopo le numerose polemiche in salsa Pd, “i soldi ci sono e la mia struttura è pronta per l’erogazione dei contributi. Il termine per le domande per il Contributo di Immediato sostegno, precedentemente fissata al 31 ottobre, è stato prorogato su richiesta del territorio al 31 dicembre 2023”.