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Calenda fa arrabbiare Giannini: "Voi di sinistra...", scintille da Gruber

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Scintille nello studio di Otto e mezzo tra Carlo Calenda e Massimo Giannini. Il direttore della Stampa torna sul tema del campo largo, anzi larghissimo, di tutta l'opposizione insieme dalla sinistra ad Azione per battere il governo di Giorgia Meloni. L'idea dell'ammuccchiata trova la reazione contraria di Calenda: "Facciamo un'ipotesi. Cade il governo, e andiamo noi a governare. Mi dice come voteremmo, per esempio, sull'Ucraina?". Insomma, le differenze nella galassia dell'opposizione sono così marcate da rendere la convivenza impossibile, senza contare che gli elettori sarebbero quantomeno disorientati. "Il lavoro è quello, fare dei compromessi" dicono all'unisono Giannini e la conduttrice Lilli Gruber con il leader di Azione che a quel punto sbotta: "Voi di sinistra non avete capito...". 

 

Giannini si risente: "Voi chi? Io sono un giornalista". "Non era un insulto, sei un giornalista di sinistra, non c'è niente di male, sei un giornalista libero ma nasci con una cultura piuttosto riformista...". Calenda poi sottolinea il grave errore della sinistra oggi, quello di pensare di prendere voti sui temi alti della politica, non sulla mera contrapposizione con il centrodestra.

 

La puntata di giovedì 21 settembre del programma di La7 era cominciata con un piccolo colpo di scena. "Nella prima estate senza Matteo Renzi va meglio?", viene chiesto a Calenda da Gruber. "Sì, siamo tornati all'idea di un'area repubblicana. A livello personale sono dispiaciuto, ma mi sono accorto che non si può fare insieme un partito quando si hanno valori diversi". 

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