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Daniele Capezzone smaschera Schlein sui migranti: "Sapete cosa ha firmato?"

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La linea del governo di Giorgia Meloni è chiara sulla gestione dei migranti, lo stesso si può dire della sinistra ma in modo opposto. Daniele Capezzone nel corso di Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4 in onda lunedì 18 settembre, spiega che la premier con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Lampedusa "ha messo giù un piano molto chiaro per stringere i bulloni" sugli ingressi illegali, afferma il direttore editoriale di Libero. "Poi vedremo se ci riuscirà, ma c'è stata chiarezza. Nelle 24 successive la sinistra è stata chiarissima in senso opposto", argomenta Capezzone. 

 

Il riferimento è al piano in sette punti del Pd di Elly Schlein, il cui significato è "ne vogliamo tanti di più", sintetizza Capezzone. "Il Pd dice che vuole fare accordi solo con i Paesi africani democratici, praticamente con nessuno. Ripropone la missione Mare nostrum" che quando era in vigore ha fatto registrare "il triplo dei morti in mare dell'anno scorso". Schlein, poi, merita un discorso a parte: "La segretaria del Partito democratico ha firmato la proposta di legge dell'onorevole Magi che prevede, tenetevi forte, la concessione del permesso di soggiorno in assenza di procedimenti penali per reati che non siano particolarmente gravi - rivela il direttore - Insomma tu puoi fare reati non gravi e ti danno la coppa Schlein, il permesso di soggiorno". Non solo. La stessa proposta di legge prevede per i migranti "la pensione in deroga al requisito dell'anzianità retributiva", circostanza preclusa agli italiani. "Per la sinistra è così", conclude Capezzone, "la verità è che per loro non va bene nessuna dissuasione" all'immigrazione illegale, "vogliono aprire tutto, è chiaro". 

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