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Elly Schlein "mi ha fatto tenerezza", Aldo Grasso a valanga su Gruber e Giannini

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Com'è iniziata la nuova stagione dei talk show politici? Il critico tv Aldo Grasso sul Corriere della sera vede segnali positivi nelle intenzioni, un po' meno nei risultati. Ad esempio, "l’inaspettata presenza di Michele Serra a Piazzapulita (La7) faceva ben sperare", scrive nella rubrica A fil di rete. "Anche Corrado Formigli in giacca faceva ben sperare: nel descamisado si nasconde sempre un peronista, un nostalgico di Don’t Cry for Me Argentina", continua nell'argomentazione, "faceva ben sperare anche perché i servizi filmati su Lampedusa e sulla Tunisia erano di ottima fattura, perché gli ospiti del talk cercavano di ragionare: Marianna Aprile, Rita dalla Chiesa, Mario Calabresi, Stefano Allievi, Francesco Borgonovo". Insomma, tutto bene? Non tanto. Poi arriva la stoccata al conduttore: "Anche l’invito di Formigli a praticare di meno l’indignazione per provare a esercitarsi nel dileggio (lui ha usato un’altra espressione) mi sembra un ottimo suggerimento; spero ne faccia buon uso".

 

Ma la sciabolata più diretta, Grasso, la riserva alla conduttrice di Otto e mezzo, Lilli Gruber, e al direttore della STampa Massimo Giannini, suo ospite fisso a Otto e mezzo. Dall'intervista al talk show di La7, politicamente senza particolari insidie almeno, Elly Schlein ne è uscita con le ossa rotte. I due giornalisti, in più occasioni, le hanno detto di dire cose incomprensibili agli elettori e di non prendere posizioni nette su temi importanti. "Dall’armocromista Elly Schlein mi separano chilometri di distanza (pensieri, parole, opere e omissioni), ma l’accanimento con cui è stata trattata da Massimo Giannini e Lilli Gruber mi ha quasi mosso a tenerezza. Facile prendersela con l’inadeguatezza", scrive Grasso colpendo da una parte e dall'altra. 

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