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Otto e mezzo, Bernabè promuove il governo Meloni: “Bilancio positivo”. Gruber senza parole

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Franco Bernabè, presidente della commissione nazionale italiana per l'UNESCO, è ospite dell’edizione del 13 settembre di Otto e mezzo, talk show pre-serale di La7 condotto da Lilli Gruber. La giornalista chiede conto dei migranti, della manovra, della tassa sugli extraprofitti delle banche, del Pnrr, sottolineando che Giorgia Meloni e Matteo Salvini attaccano l’Europa. “Che bilancio fa del governo Meloni?” la questione posta al numero uno di Acciaierie d’Italia, che risponde così: “Fino ai primi di settembre il bilancio era positivo. Lo spread era sceso da 240 a 170, i mercati erano tranquilli, grandi errori il governo non ne ha fatti. A livello internazionale si è accreditato come partner affidabile di Stati Uniti e Europa. Agli inizi di settembre sono iniziate le fibrillazioni politiche autogenerate all’interno della maggioranza, non c’era nessuna ragione per esasperare il dibattito politico come si sta esasperando in questi giorni, con tutte queste polemiche”.

 

 

“E lo spread – evidenzia Bernabè - ha iniziato ad aumentare, con un trend crescente. Esasperare la situazione e presentare una situazione come fosse drammatica non conviene prima di tutto al governo. L’Italia entra in una fase di debolezza economica molto molto più solida di quanto fosse tra il 2008 e il 2011. Le imprese hanno il più basso livello di indebitamento da 20-30 anni. Le banche hanno il più elevato livello di capitalizzazione e il più basso livello di crediti non performanti di sempre. Le famiglie sono penalizzate dall’inflazione, ma hanno i livelli di debito più bassi d’Europa. Lo Stato è indebitato, problemi ci sono indubbiamente. L’Italia dà segni di crescita in un contesto internazionale che è di difficoltà, ma è in una situazione strutturalmente molto più solida di altri Paesi. Presentare una situazione come se fosse tragica e dare messaggi negativi non conviene al capo di governo, non conviene – chiosa Bernabè - prima di tutto per la solidità della sua stessa coalizione”.

 

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