Cgil in imbarazzo

Landini con le spalle al muro. Sallusti: "È la buccia di banana di un'ideologia"

Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil, ha annunciato di voler abolire il Jobs Act con un procedimento referendario. Peccato, però, che la stessa Cgil ha usato il provvedimento varato dal governo Renzi per licenziare un proprio dipendente che oggi ha parlato e detto tutto all'HuffPost. A commentare le dichiarazioni dell'ex portavoce del Segretario Generale è stato Alessandro Sallusti. "Questa è una buccia di banana non solo di Landini ma di un’ideologia. È un mondo ipocrita", ha detto il direttore de Il Giornale, intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica. 

 

 

"Ideologia che pensa di combattere le ingiustizie che non sono ingiustizie. Io riconosco a Landini la libertà di cambiare il proprio portavoce. Può fare delle scelte in assoluta autonomia. Il problema è che lui le contesta, le strumentalizza quando sono messe in atto da altri", ha affermato Sallusti. "Io credo che la maggior parte dei politici, dei sindacalisti e degli elettori della sinistra accedano alla pace fiscale voluta dal governo di centrodestra. Come mi risulta che la paga dei sindacati sia inferiore ai nove euro all'ora e si battono per un minimo di nove euro", ha aggiunto il giornalista. 

 

 

Da domani in libreria per Rizzoli La versione di Giorgia, il libro intervista di Alessandro Sallusti al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Sei stato il partner più affidabile di Meloni negli ultimi sei mesi", ha detto Porro per introdurre il tema della nuova pubblicazione del direttore de Il Giornale. Poi il conduttore ha chiesto a Sallusti che cosa pensa il premier di queste battaglie sposate dalla Cgil. "Nel libro che uscirà domani mattina c'è un capitolo dedicato alla visione di Giorgia Meloni sul mondo del lavoro. Secondo lei, il sindacato sta tutelando chi è già tutelato e non si occupa di chi deve essere tutelato. Lei annuncia che il suo sforzo sarà di tutelare chi non lo è ancora", ha risposto Sallusti.