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Lilli Gruber indossa l'elmetto: "Cara presidente...", assalto a Meloni

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Scalda i motori Lilli Gruber per la nuova stagione di Otto e mezzo, al via lunedì 11 settembre su La7, e alla festa del Fatto dà un assaggio della linea del talk show. La giornalista annuncia che la prossima stagione tv “sarà un delirio, perché "la televisione italiana è il luogo del chiacchiericcio politico per eccellenza e vedo un gran proliferare di programmi e talk show”. Gruber annuncia che "cercheremo di essere i cani da guardia e non i barboncini d’accompagnamento del potere. Pazienza se il signor o la signora premier mal tollera le domande”. Insomma, nel mirino ora più che mai ci saranno Giorgia Meloni e il governo di centrodestra.

 

In platea anche l'amministratore delegato della Rai: “Saluto Roberto Sergio, sono sicura che regalerà a chi paga il canone trasmissioni di giornalismo meravigliose. Purtroppo la Rai è irriformabile. Gli appetiti dei partiti e dei politici sono insaziabili”, è la bordata di Gruber che a Sigfrido Ranuccci, conduttore di Report anche lui ospite del dibattito, spiega che non tornerebbe mai in Rai: “Sto benissimo a La7, dove ho piena autonomia e nessuno mi ha mai detto cosa dire e cosa non dire”.

 

Non poteva mancare un passaggio su Andrea Giambruno, il compagno di Meloni e la polemica sulle sue parole a commento del caso di violenza di Palemro. “Sono frasi intollerabili – dice Gruber –. E da Giorgia Meloni non è arrivata nessuna parola di empatia nei confronti delle vittime. Possiamo pensare che un uomo possa abusare di una ragazza che, siccome è ubriaca, è meno vittima e lui meno stupratore?", afferma la giornalista quantomeno forzando le parole del conduttore Mediaset. "È un orrore. Se chi ci governa non denuncia questo orrore, significa che viviamo in una società fallita”. E usa Meloni rincara la dose: “Ha chiesto ai giornalisti di non farle più domande sul compagno. Ma questo, cara presidente del Consiglio, in una democrazia è impossibile che accada". Insomma, Gruber è pronta alle grandi manovre d'autunno. 

 

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