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Pietro Senaldi contro Giuseppe Conte: perché il M5s censura il sorriso
Nei giorni scorsi il premier Giorgia Meloni ha pubblicato sui social una foto che la ritrae con i parlamentari di Fratelli d'Italia in occasione della cena per la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Dopo aver visto quella immagine, però, Giuseppe Conte ha tuonato contro il premier, reo di ridere in una situazione tanto delicata per il Paese. «Loro ridono, l’Italia piange. Qual è il motivo di tanta allegria?». A queste lunari dichiarazioni del leader grillino risponde direttamente Pietro Senaldi, condirettore di Libero, che attacca Conte su tutta la linea. "Le esternazioni del due volte premier consentono di capire qual è il filo che unisce grillini e dem: tristezza endemica e moralismo cupo - scrive Senaldi su Libero - Vietato sorridere, neppure per sdrammatizzare. Abbiamo capito come mai Conte si sia trovato così bene con il ministro Speranza, look e fisico da testimonial delle pompe funebri, ai tempi del Covid. La sinistra dei diritti nega quello all’ottimismo, che poi è fiducia in se stessi, l’ingrediente che manca all’elettore progressista, che cerca nello Stato quel che gli altri trovano in loro stessi".
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Senaldi ha gioco facile a ridicolizzare l'opposizione che, in mancanza di argomenti, polemizza su quaunque cosa. "Un capo dell’opposizione che polemizza perfino sulle foto posate della maggioranza dà il segnale di quanto poveri siano gli argomenti degli anti-meloniani o di quanto sia ormai endemico il loro vizio di cogliere ogni pretesto per sparare a zero - prosegue Senaldi - M5S e Pd hanno preso la strada della guerriglia permanente, costruendo la propria identità sulla negazione dell’avversario, ricetta mutuata dall’epoca anti-berlusconiana e che ha propiziato lo svuotamento di programmi e identità della sinistra...La sfida è tra chi vende fumo e rosica se qualcuno osa ridergli in faccia e chi cerca di mettere fieno in cascina con il sorriso sulle labbra".