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Migranti, il commento di Vannacci: "Accettare chiunque è un'ingiustizia"

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Ottima partenza per Fuori dal coro, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Mario Giordano. Il talk-show del mercoledì sera di Rete 4 ha raggiunto quasi il 10% di share, con 1.249.000 spettatori totali. Tra i tanti argomenti affrontati nel corso della puntata, quello dell'emergenza migranti. Solo ieri, a Lampedusa, sono stati registrati 7 approdi con complessivi 279 migranti. I dati sugli sbarchi record sono stati argomento di dibattito e a intervenire sul tema è stato, tra gli altri, Roberto Vannacci, il generale destituito di cui tanto si è detto nelle ultime settimane. 

 

 

"Non penso che l'immigrazione sia inevitabile. Chi l'ha voluta evitare, l'ha evitata. E cito delle Nazioni che sono in un'alta categoria del rispetto dei diritti umani. Il Giappone e l'Australia se questo fenomeno non l'hanno annullato, l'hanno limitato a numeri veramente risicatissimi", ha detto Vannacci. Poi ha continuato: "Quindi non è una fatalità. Dico anche un'altra cosa: ci sono dei numeri ai quali noi dobbiamo arrenderci".

 

 

Il generale ha quindi posto una serie di interrogativi al suo interlocutore Mario Giordano e al pubblico di Fuori dal coro: "Quanti immigrati potrà accettare l'Europa da qui ai prossimi anni? 10 milioni? 100 milioni? 500 milioni? Quindi un limite ci dovrà essere. Accettare chiunque, oggi, non ci mette in una situazione di ingiustizia?". Secondo Vannacci "questi limiti, prima o poi, li raggiungeremo". "La persona che non si integra nella società nella quale viene ospitata, certo che viene percepito come un invasore. Così come qualsiasi di noi che vada in una terra straniera, viene percepito come un invasore o come un maleducato", ha concluso. 

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