Segre-Seymandi, in tribunale per i 700mila euro prelevati: come finisce l'udienza
La storia di tradimenti della Torino bene ha infiammato le cronache estive. La relazione tra Massimo Segre e Cristina Seymandi, come molti ormai sapranno già, è finita in maniera rumorosa. Durante la festa organizzata per annunciare le nozze, il banchiere ha rinfacciato alla presunta futura moglie tutti i rapporti che lei ha avuto con altri uomini, lasciando gli invitati impietriti. Ora si viene a sapere che è stata rinviata a ottobre l’udienza del tribunale di Torino sul procedimento civile che vede coinvolta la ex coppia.
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Massimo Segre ha avviato il procedimento contro l’ex compagna chiedendo il sequestro conservativo di 700 mila euro, somma che Seymandi avrebbe prelevato nel marzo 2022 da un conto in comune e spostato su un altro deposito. Il giudice Fabrizio Alessandria deve ora stabilire se quei soldi appartengono a Segre e se c’è il rischio che possano sparire. Il 22 agosto scorso si era tenuta la prima udienza, rinviata dopo mezz’ora per la richiesta degli avvocati di Segre di una data di termine per esaminare la documentazione che ha presentato la controparte, e per la costituzione in giudizio di Seymandi.
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Udienza rinviata al 5 settembre. Neanche ieri, però, i due protagonisti della vicenda di cui tanto si è detto si sono presentati in tribunale, preferendo mandare i propri avvocati, ma il giudice ha stabilito un nuovo rinvio pochi minuti dopo l’inizio. Alessandria dovrà decidere se confermare o revocare il sequestro emesso in via d’urgenza ad agosto su richiesta del banchiere.