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Enrico Mentana, post-sfogo su Vannacci e Allen: con chi se la prende

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Le vicende legate al libro Il mondo al contrario, scritto e autoprodotto da Roberto Vannacci, hanno infiammato le ultime settimane di estate vera, alimentando numerose polemiche. Il caso del generale destituito continua a far discutere. Tuttavia, Vannacci non è il solo a essere oggetto di dibattito pubblico. Woody Allen è sbarcato a Venezia ed è stato travolto da un'ondata di contestazioni. Il regista è stato accolto sul red carpet dell'80 esima edizione della Mostra del Cinema da un gruppo di attiviste e di attivisti che hanno messo in scena una protesta. Il motivo? Le accuse di molestie sessuali mosse dalla figlia adottiva del regista Dylan Farrow, dalle quali Allen è stato scagionato per due volte. A commentare questi ultimi fatti è stato Enrico Mentana che, attraverso un lungo post pubblicato sui suoi profili social, ha stroncato tutti i teoremi di chi vuole limitare la libertà d'espressione.

 

 

"I migliori alleati di tutti i generali Vannacci del mondo sono gli ultras che vorrebbero impedire a Polanski, Woody Allen e Luc Besson di presentare i loro film alla mostra di Venezia", ha scritto Mentana sui social. Quindi il giornalista ha continuato, proponendo dei parallelismi: "Come era stato vietato ai ministri di parlare nelle fiere dei libri, alle televisioni di mandare in onda Via col vento, alle statue di Cristoforo Colombo di rimanere dritte sui loro monumenti, e tutti gli spropositi inscenati in questi mesi". Il direttore del Tg di La7 ha bocciato le idee di chi pare lottare per la libertà d'espressione e poi, invece, vorrebbe imporre delle importanti restrizioni al pensiero altrui. "La storia, le arti visive e la letteratura si occultavano e camuffavano a fini politici solo nei regimi. Oggi vorrebbero imporlo anche dove c'è la libertà, epuratori in nome della purezza. No pasaran", ha concluso. 

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