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Guerra in Ucraina, la sentenza di Caracciolo: la pace è impossibile

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“La pace in Ucraina è impossibile”. Inizia così l’articolo a firma di Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica, apparso su La Stampa. Un intervento che gela gli animi di chi pensava che dopo oltre un anno e mezzo dall’inizio del conflitto tra Kiev e Mosca ci potessero essere dei passi avanti verso la fine della contesa: “La guerra può finire solo in tre modi: collasso russo, collasso ucraino o cessate il fuoco per esaurimento di entrambi un minuto prima del loro cedimento strutturale. Nel primo caso crollerebbe non solo Vladimir Putin ma forse la Russia. Nel secondo, insieme a Volodymyr Zelensky sarebbe eliminata anche l’Ucraina. Nel terzo, il grado di distruzione fisica e morale deciderebbe della sopravvivenza di Putin e Zelensky e impegnerebbe per molti anni i loro successori in una ricostruzione da quasi zero. Nessuno dei tre scenari implica negoziato, tantomeno trattato di pace. Solo capitolazione (casi uno e due) o tregua lungo la linea del fuoco garantita da un contingente internazionale”.

 

 

Secondo Caracciolo a decidere il destino della guerra è anche il comportamento degli Usa: “È uno scontro sempre più diretto fra Stati Uniti e Russia. Per Washington la terza ipotesi sarebbe la meno peggiore. La prima potrebbe parere ottimale, non fosse che implicherebbe il rischio di disintegrazione della superpotenza atomica rivale, con effetti imprevedibili. Joe Biden non vuole certo far perdere la faccia a Putin. Tantomeno vuole perdere la Russia. Il problema è che non sa bene che cosa volere”. 

 

 

“Da quasi un anno gli americani - prosegue l’analisi dell’esperto - hanno fatto sapere a Kiev che è meglio finirla qui. Soluzione ‘coreana’, cessate-il-fuoco a tempo indefinito, senza che nessuno debba concedere nulla. Il brusco ‘no’ di Biden all'ingresso ucraino nella Nato è segno esplicito di questa volontà. Inoltre, supportare la controffensiva ucraina con armi peraltro non decisive e insieme commentarne pubblicamente le scarse possibilità di successo rivela un eccesso di cinismo, per niente apprezzato da Zelensky. La guerra non sta andando secondo i piani di nessuno, come quasi sempre. In carenza di una vera pace, il cessate-il-fuoco potrebbe arrivare troppo tardi per tutti. Sarebbe questo - l’auspicio di Caracciolo - il tempo della diplomazia segreta diretta, unica alternativa alla catastrofe”. 

 

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