Salvini spegne la polemica: "Se ho guardato il film con Favino?". Lezione alla sinistra
Matteo Salvini ha spento ogni polemica sorta in seguito alla presentazione del film "Comandante" alla Mostra del Cinema di Venezia. Il regista Edoardo De Angelis qualche giorno fa aveva commentato così il messaggio che il film ha intenzione di trasmettere. "Spero che chi vedrà 'Comandante' pensi all’esistenza di leggi eterne immutabili, come le leggi del mare, che non vanno infrante", aveva affermato in risposta a chi gli chiedesse di esprimersi sulla presenza in sala del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Video su questo argomentoTrasporti, Salvini "Rinviare i lavori nel traforo del Monte Bianco"
È stato lo stesso vicepremier a rispondere al regista e lo ha fatto sui suoi profili social ufficiali: "Assolutamente d’accordo col regista, non a parole ma coi fatti. Durante il mio lavoro al Ministero dell’Interno, i morti e i dispersi in mare sono stati meno che negli anni precedenti e successivi, così come gli sbarchi clandestini. A testa alta, a difesa della vita e delle leggi, in mare e ovunque".
Operai travolti dal treno, Salvini apre un'indagine del Ministero: "Errore umano"
Dopo aver visto il film, con Pierfrancesco Favino nei panni del comandante Todaro, Matteo Salvini ha detto: "Il Comandante mi è piaciuto e l’ho applaudito, è un bellissimo film". Quindi ha continuato: "Il cinema è un settore produttivo fondamentale, ci tenevo a dimostrare che il governo c’è, l’Italia c’è. Ringrazio tutti gli operatori, i registi, gli attori e anche quelli che non compaiono nei titoli e che permettono alla gente di emozionarsi. Il senso della mia presenza qui è di ringraziare anche chi ha tenuto duro durante il covid. Quest’estate si è registrato un record nelle sale, è stata un’estate eccezionale. Il cinema è un settore produttivo che regala posti di lavoro e fantasia".