Dopo la bufera
Giambruno, Senaldi lo difende: "Se vado in giro con un Rolex nelle favelas..."
"Ma è così strano dire che se ti ubriachi come se non ci fosse un domani poi metti a rischio la tua sicurezza?": è questo l'interrogativo posto da Pietro Senaldi nell'ultimo video pubblicato sui profili social ufficiali di Libero in relazione al caso Giambruno. Il conduttore di Diario del giorno, la rubrica a cura del Tg4, è finito al centro di una bufera mediatica per le parole pronunciate sulle vittime di violenza sessuale nel momento in cui il Paese è stato scosso dagli orrori degli abusi di gruppo. "Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi", ha detto Giambruno in diretta tv. Se, da una parte, l'intervento del conduttore ha scatenato un profluvio di accuse; dall'altra, qualcuno lo ha difeso.
Tra questi c'è Pietro Senaldi. Il condirettore di Libero ha commentato la vicenda che sta catalizzando l'attenzione dei giornali e dei social network attraverso un filmato diffuso sui profili ufficiali del quotidiano Libero. "Tutti attaccano Giambruno, il marito di Meloni, perché ha detto 'Ragazze attente, se vi stordite di alcol, poi è più facile incontrare il lupo'": così ha esordito il giornalista. Poi ha continuato: "Tutti dicono 'Eh ma così sminuisci le responsabilità del violentatore'". Stando alle parole di Senaldi, in caso di stupro, "il violentatore è l'unico colpevole".
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Senaldi ha quindi continuato: "Detto questo, bisognerebbe dire ai ragazzi e alle ragazze, senza distinzioni di sesso, che, se si ubriacano in maniera che l'indomani non sanno neanche chi sono, sono dei deficienti, sia che sono degli uomini, sia che sono delle donne, sia che vengano stuprate, sia che non vengano stuprate, sia che stuprino, sia che non stuprino". "Se poi si aggiunge lo stupro, che è un reato, lo stupratore è l'unico colpevole", ha ribadito il condirettore di Libero. "Bisogna però anche dire alle ragazze che, se loro si mettono in condizioni di essere incapaci di intendere e di volere, statisticamente è più probabile che finiscano abusate. La realtà, purtroppo, è diversa dai tuoi diritti. Io ho il diritto di andare col mio Rolex in giro, però se vado nelle favelas di Rio finisco ammazzato. Qualche commentatore dirà 'Beh, non è stata un'idea luminosa andare con Rolex nelle favelas di Rio'", ha concluso.