Compagno del premier

Andrea Giambruno, Sallusti lo difende dalla ghigliottina: “Condannato a morte dalla sinistra”

“Quanti ubriaconi contro Andrea Giambruno”. E’ questo il titolo apparso sulla prima pagina di Libero nell’edizione del 30 agosto, un’apertura accompagnata dall’editoriale del direttore Alessandro Sallusti. Il giornalista si schiera dalla parte del collega e compagno del premier Giorgia Meloni: “Il Comitato di salute pubblica della sinistra riedizione dell’organo esecutivo del terrore durante la Rivoluzione francese ieri ha emesso la sua quotidiana condanna a morte. Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset nonché compagno di vita di Giorgia Meloni, deve essere ghigliottinato per aver pubblicamente asserito, a proposito di stupri e violenze, che ‘se i giovani non si ubriacassero e drogassero difficilmente finirebbero nelle braccia del lupo’. La sentenza, scritta a più mani sinistre, è firmata dalla vice presidente del Pd, Chiara Gribaudo, con un irrevocabile ‘Giambruno è ripugnante’ e successive richieste a Mediaset di un suo licenziamento per comportamento offensivo verso le donne violentate”.

 

 

“Non conosciamo lo stato alcolico della Gribaudo al momento della sentenza, sappiamo solo – evidenzia Sallusti - che convive fisicamente con la sua capa Elly Schlein, che è nata a Cuneo e che quindi, secondo il grande Totò, dovrebbe essere donna di mondo come tutti quelli che a Cuneo ci hanno fatto almeno tre anni di militare. Per questo è strano che una di Cuneo pensi che i genitori e i giornalisti (Giambruno è entrambe le cose) non debbano mettere in guardia i loro ragazzi dai rischi di bere troppo e impasticcarsi. Certamente fuori da Cuneo anche un cretino, pure se di sinistra, sa che quando perdi il controllo e la ragione la possibilità di finire nelle fauci del lupo, o di diventare tu stesso lupo, aumenta a dismisura come ha banalmente ricordato Giambruno”.

 

 

Il direttore di Libero inchioda poi l’esponente dem con un esempio lampante: “Se invece di starnazzare a vanvera Gribaudo e soci avessero letto ieri mattina il ‘loro’ Fatto Quotidiano, avrebbero trovato una interessante e documentata paginata firmata da Giovanni Valentini, mito del giornalismo di sinistra, già direttore dell’Espresso e vice della Repubblica, dall’eloquente titolo iper-super-mega giambrunesco ‘Più alcol e droghe uguale più stupri’. Questi comunisti arrivano addirittura a voler impedire al compagno della Meloni di dire una cosa talmente di buon senso che pure loro pensano e scrivono con toni ben più duri sui loro giornali perché anche l’orologio rotto due volte al giorno azzecca l’ora. E mò signorina Gribaudo come la mettiamo? È ripugnante anche il suo amico Valentini? Chiede al Fatto di licenziarlo? Un consiglio, si vergogni, chieda scusa e – chiosa Sallusti - torni a Cuneo a imparare come gira il mondo, ma soprattutto cosa dire ai ragazzi e alle ragazze dallo sballo facile”.