Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Morgan, cosa è successo prima degli insulti: "Aggredito pesantemente"

Esplora:

Turpiloquio e offesa omofoba durante lo spettacolo a Selinunte, il cantante si scusa

  • a
  • a
  • a

È bufera sui social per quanto accaduto sabato 26 agosto nel Parco archeologico di Selinunte, in Sicilia, dove Morgan stava tenendo una lezione-spettacolo su Franco Battiato. A un tratto Marco Castoldi, questo il nome del cantante, ha avuto un diverbio con uno spettatore che è degenerato con insulti al pubblico. I video sono iniziati a circolare sui social ed è montata la polemica soprattutto per un insulto omofobo ("fr...o di me...a") proferito dall'artista, come abbiamo raccontato in questo articolo

 

A svelare cosa abbia provocato la rabbia di Morgan e il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente. "Io ero presente ieri sera. Tutto è nato da un signore che si è alzato e ha detto che Morgan era fuori tema. Morgan stava facendo il suo spettacolo, stava cercando di portare in scena l’idea e la poetica di Battiato, portando Tenco e altri esempi. Un altro signore, invece, poco dopo, gli ha intimato addirittura di andare via. Poi lui ha reagito in quel modo", ha raccontato Crescente a LaPresse.

 

"Ieri sera si è assistito a una disputa da leoni da tastiera, non più sui social, ma in diretta. Non è stato bello. È stato un brutto quarto d’ora. Ognuno ha reagito a suo modo a una provocazione, io non giustifico le parole di Morgan, ma è stato anche aggredito pesantemente dal pubblico, cosa che non si vede dai social - spiega il direttore del Parco - Poi dopo circa quindici minuti la situazione si è rasserenata e lo spettacolo ha ripreso. La cosa grave è che abbiamo assistito a una sorta di comédie francaise, quando la gente andava a teatro con gli ortaggi e li tirava agli artisti che non piacevano". Morgan dal canto suo si è scusato per "un'espressione infelice e non ne vado fiero" e ha affermato, nel suo gruppo WhatsApp, di aver avuto  "una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente".

La direzione del parco, afferma Crescente, "non può che prendere le opportune distanze dall’accaduto e non può in alcun modo giustificare il turpiloquio e gli insulti rivolti al pubblico da parte dell’artista, sebbene provocato inopportunamente da qualche incauto spettatore", conclude affermando che, se sul palco ci fosse stato Vittorio Sgarbi, forse sarebbe finita anche peggio. 

Dai blog