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Fausto Biloslavo, dal video all'"errore" di Putin: cosa non torna su Prigozhin

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Un attentato "troppo eclatante a tal punto da sembrare quasi incredibile". A commentare la morte di Yevgeny Prigozhin, il capo di Wagner precipitato in Russia con il suo jet insieme al vice e ad altre otto persone, è Fausto Biloslavo, esperto giornalista e inviato di guerra. Nel corso della puntata di giovedì 24 agosto di Controcorrente estate, su Rete 4, Biloslavo passa in rassegna i punti deboli delle ricostruzioni che abbiamo letto e sentito dal momento in cui il jet è precipitato. 

Dicevamo di una morte "troppo eclatante", lontana dallo "stile" del presidente russo Vladimir Putin. "Ricordiamoci che è un ex ufficiale del Kgb e ha sempre usato dei sistemi che non sono così hollywoodiani" per eliminare avversari e oppositori, spiega il giornalista che ricorda i tanti cadaveri eccellenti del recente passato fatti fuori con metodi da film. Microcapsule di veleno iniettate con un ombrello, tè al polonio, cadute molto poco accidentali dal balcone. A maggio, dopo la rivolta di Prigozhin, "avevo detto che era un morto che camminava e che avrebbe fatto meglio a stare lontano dalle finestre e dal tè", commenta il giornalista. 

 

Non è l'unica cosa che non torna. "Qualcuno l'ha fatto fuori ma farlo nel tratto fra Mosca e San Pietroburgo è veramente troppo eclatante - continua Biloslavo -  alcuni esperti di Intelligence hanno ricordato che Prigozhin era appena tornato dall'Africa con lo stesso aereo: non potevano farlo precipitare in qualche deserto sperduto del Sahel, magari simulando un guasto meccanico? Perché sono questi i metodi dell'Intelligence russa", argomenta l'inviato di guerra che tuttavia ammette: "Forse Putin voleva mandare un messaggio" ai suoi oppositori.

C'è poi il video che mostra il jet perdere quota e precipitare. Nelle ultime ore si è parlato di un ordigno sull'aereo, tesi che non convince a pieno Biloslavo. "Ho guardato e riguardato le immagini, quello che si nota è che non poteva essere una bomba a bordo: la cabina sarebbe esplosa. Una bomba nel carrello? Non facilissimo, l'aereo non è grande e avrebbero dovuto metterla a Mosca. Resta l'ipotesi - conclude - di un missile terra-aria" di piccole dimensioni. C'è poi un altro elemento, il discorso di oggi in cui Vladimir Putin afferma che il capo di Wagner era un valido uomo d'affari che ha commesso degli errori. È a sua volta "un errore, ha pronunciato l'epitaffio di Prigozhin", fa notare il giornalista. 

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