parla il generale
Vannacci? "Ha agito nella legge ma...". Il generale Camporini sul libro, come va a finire
Il caso del generale Roberto Vannacci tiene ancora banco a L'aria che tira estate, il programma di La7, dove il generale Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della difesa. è chiamato a commentare la vicenda. Si parte dal fatto se sia l'ormai ex capo dell'Istituto geografico militare di Firenze a dover chiedere udienza al ministro della Difesa Guido Crosetto o se sia corretto mettersi solo a disposizione per un chiarimento dopo la pubblicazione del libro "Il mondo al contrario" e le polemiche che questo ha suscitato. "C'è una procedura per essere ascoltati dalla superiore autorità, dire al ministro 'se vuoi parlarmi chiamami' è un po' fuori dalle righe", dice Camporini che ricorda che c'è un procedimento disciplinare in corso.
Si è parlato dell'articolo 1472 del codice di ordinamento militare che sancisce la libertà da parte dei militari di pubblicare il proprio pensiero senza tuttavia divulgare segreti legati alla propria funzione. "La situazione giuridica è complessa, non dobbiamo dimenticare che chi fa parte di una struttura istituzionale ha il dovere di mantenere un comportamento corretto e consono alla posizione - afferma il generale - Anche se si agisce all'interno della legge bisogna considerare l'opportunità". Insomma, Vannacci può esprimere liberamente le sue idee in un libro, ma "i discorsi inopportuni anche se consentiti" lo rendono "oggetto di attenzione per verificare se questo è il linea col dovere di rappresentante delle istituzioni".
Detto questo, cosa rischia Vannacci? Si parla di "destituzione, rimozione, provvedimento disciplinare... Non sono categoria contigue. Tuttavia questa vicenda merita l'attenzione dell'autorità disciplinare", afferma Camporini che non si sbilancia in pronostici sull'esito della vicenda in base alle norme militari. "Ricordo però quello che mi disse una volta il ministro della Difesa: lei può dire quello che vuole alla stampa, i suoi generali devono stare zitti", conclude l'alto ufficiale.