Generale Vannacci, Mentana travolge la sinistra che vuole "civilizzare gli indigeni"
Caso Vannacci, il dibattito politico è apertissimo. Da molte parti, però, anche a sinistra, si vede avanzare qualche dubbio sul linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto il generale dell'esercito autore del libro "Il mondo al contrario". Ne parla anche Stefano Zurlo in un articolo pubblicato sull'edizione de Il Giornale in edicola il 21 agosto. Il giornalista ritiene "inaccettabile il processo a priori a chi ha un altro punto di vista". Zurlo riporta l'esempio di due uomini non certo di destra come Padellaro e Mentana che, però, hanno espresso forti dubbi su una caccia alle streghe che, paradossalmente, fa proprio il gioco del generale.
"Parole di buon senso". Sgarbi difende il libro di Vannacci
«Mi pare chiaro che la battaglia delle idee non possa oggi essere combattuta come una sorta di opera di civilizzazione di indigeni ignoranti compiuta da autoproclamati portatori di valori superiori e più moderni - è il pensiero di Enrico Mentana riportato nell'articolo di Stefano Zurlo su Il Giornale - È il modo migliore per perderla». E ancora: «Molta parte di quel che ha scritto Vannacci - osserva Mentana - è facilmente reperibile nei discorsi elettorali di Orban ma anche nelle leggi in via di approvazione alla Duma russa, oltre che nei programmi della Vox spagnola». Insomma Zurlo punta il dito contro i fanatismi intellettuali e sottolinea che "negare a questa Italia il diritto di esistere, accenderle sotto i piedi il rogo vuol dire regalarle un formidabile spot". Staremo a vedere.