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Segre rompe il silenzio: la verità su quel video. Messaggio alla "signora Seymandi"

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Dopo quasi dieci giorni dai fatti parla Massimo Segre, il commercialista e banchiere di Torino protagonista del famoso video in cui al termine della festa di fidanzamento manda all'aria il matrimonio con la compagna e collega Cristina Seymandi accusandola di tradimenti. Una storia che è ancora sulla bocca degli italiani, divisi in tifoserie. "Non vi è violenza ad affermare la verità pubblicamente. Raccontare che la Signora Seymandi prima ancora di sposarmi, intesseva altre relazioni sentimentali non è violenza: è un fatto che – se la relazione fosse stata quella di una coppia aperta – non sarebbe stato preclusivo al nostro matrimonio", scrive l'uomo in una lettera alla Stampa.

 

Segre rimarca che tre anni fa ha chiesto a Seymandi di sposarlo ottenendone l'assenso, quinbdi la fedeltà era una requisito irrinunciabile della relazione. Un "patto", una "reciproca, splendida esclusiva". Rompere pubblicamente con quel discorso "mi è costato particolarmente tanto, perché totalmente lontano da quella mia maniacale riservatezza". L'uomo spiega di aver chiesto proprio al giornale torinese di non far uscire un articolo sulla vicenda, prima della diffusione del video, alla quale di dice estraneo. "La Signora Seymandi è talmente abile nel raccontare una propria visione della realtà che dovevo assolutamente preservare la mia reputazione", afferma Segre che respinge le controaccuse dell'ex compagna che lo ha dipinto come un "traditore seriale".

 

Insomma, l'uomo - in vista a Torino - avrebbe ideato il colpo di scena per evitare che dopo la rottura "privata" l'ex compagna lo avesse in qualche modo danneggiato con "narrazioni distorte".  Segre ringrazia poi chi gli ha espresso attestati di stima e solidarietà, e afferma: "Non pretendo assolutamente che chiunque la pensi come me". Storia finita? Difficile, come emerso nei giorni scorsi gli avvocati di Seymandi sono stati attivati per tutelare la reputazione della donna in tutte le sedi. 

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