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Murgia, Sgarbi stupisce: “Pessimo ricordo di lei, mitizzata intellettuale di sinistra”

Michela Murgia si è spenta negli scorsi giorni dopo la battaglia con un tumore. Chi non si nasconde dietro alla scomparsa per incensarla di lodi è Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che su Facebook si è soffermato sulla scrittrice: “Non sono un ipocrita, e nel rispetto che si deve a chi non c’è più, e ancor più a chi le ha voluto bene, devo dire che della Murgia donna di cultura conservo un pessimo ricordo. Quando, per esempio, disse di Battiato ‘Scriveva delle minchiate’. Mi sarei aspettato argomentazioni più profonde invece che una battuta cosi triviale. Ricordo anche quando, per puro pregiudizio politico e faziosità, trasformò un saluto militare in un saluto romano. O quando, pochi giorni fa, polemizzando con l’amministrazione di Ventimiglia, ha evocato addirittura ‘il regime fascista’”. 

 

 

“Ma la Murgia - tuona Sgarbi - credo che appartenesse a quella schiera di mitizzati intellettuali di sinistra a cui tutto è concesso, anche insultare uno dei più grandi autori e compositori della musica italiana con il compiacimento dei moralisti alla bisogna, pronti invece a scagliarsi contro i sovvertitori del politicamente corretto. Penso a giornali militanti come ‘Il Fatto’ o ‘La Repubblica’. Grande rispetto per la sofferenza di questa donna e per la sua morte, ma vedo e leggo messaggi e parole di circostanza che rivelano incoerenza e ipocrisia. Anche la Murgia, quando interveniva nel dibattito politico, diceva un sacco di ‘min**iate’. Ricordarlo oggi che non c’è - assicura e conclude il critico d’arte - più significa renderle onore con franchezza e lealtà”.