Il combattimento da gladiatori tra Musk e Zuckerberg non sarà al Colosseo
Da giorni rimbalza la notizia del possibile combattimento in MMA tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. I due uomini più potenti del web potrebbero scontrarsi in un duello tra veri e propri gladiatori. «Ho parlato con il primo ministro italiano e il ministro della Cultura. Hanno concordato per una location epica»: così il proprietario del social X ha rilanciato l’idea. «Il combattimento sarà gestito dalla mia fondazione e quella di Zuck. Tutto nell’inquadratura sarà l’antica Roma, quindi niente di moderno. Tutto ciò che verrà fatto renderà omaggio al passato e al presente dell’Italia», ha aggiunto, scatenando così una valanga di commenti e di reazioni. Stando alla più diffusa delle interpretazioni, l’intento del post pubblicato da Musk è sembrato quello di far tornare d’attualità la possibilità che i due miliardari potessero combattere al Colosseo o in un altro luogo storico della Capitale. Poche ore dopo, tuttavia, è arrivata la smentita di Gennaro Sangiuliano.
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Il ministro della cultura, se da una parte ha confermato l’avvenuta telefonata con il capo di Tesla, dall’altra ha assicurato che la lotta «non si terrà a Roma». Sangiuliano ha spento ogni polemica, comunicando che i soldi che verranno ricavati dall’evento saranno devoluti «a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini». Tra i detrattori Carlo Calenda: «Trovo semplicemente allucinante che il patrimonio culturale italiano venga messo a disposizione di due miliardari che vogliono darsele come adolescenti idioti», ha scritto su X. Non è sembrato dello stesso parere Vittorio Sgarbi che, anzi, si è detto favorevole: «Visto che il Circo Massimo lo diamo anche a chi lo devasta come Travis Scott non vedo perché il Colosseo non debba essere dato a Musk e Zuckerberg, i quali sono pronti a offrire una cifra ragguardevole pari 150 milioni».
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