Controcorrente, Sansonetti: "Cosa votiamo a fare?", l'elogio a Meloni
Ma se devono decidere le Borse perché ci prendiamo ancora la briga di votare e ci affidiamo a "questo vecchio strumento" delle elezioni? Piero Sansonetti interviene così a Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4. Si parla naturalmente del provvedimento del governo di Giorgia Meloni che tassa gli extraprofitti delle banche, accolto in prima battuta in modo negativo dai mercati, perdite rientrare nelle sedute successive. "Sono in difficcoltà, mi spingete a difendere Meloni... Può darsi che sia molto popolare tassare le banche, è sicuramente molto pericolo come dimostra la reazione che c'è stata"; afferma il direttore dell'Unità.
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Il giornalista sottolinea come gli istituti di credito siano il "luogo di potere non democratico che c'è in Occidente. Infatti non tanto sono arrabbiate le Borse, quanto ii gruppi di potere" che stanno dietro alle banche. Sansonetti ricorda che il provvedimento del governo non colpisce i profitti delle banche ma gli extra-profitti, "quello che hanno guadagnato senza muovere un dito solo con l'aumento del tasso di sconto. E Meloni lo ha fatto tassando al 40 per cento, non una cosa mostruosa". Nello stesso provvedimento ci sono le misure di contrasto al caro-biglietti degli aerei. "È una questione che il governo deve trattare, non può essere lasciato tutto al mercato". Insomma Meloni ha ragione su tutta la linea? Sansonetti alla fine non si smentisce: "Da nove mesi le ha sbagliate tutte, ma ora non possiamo prendercela con lei perché ne ha fatta una giusta?".