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Senaldi affossa il Reddito, l'uscita di Bonelli accende lo scontro: "E il Twiga?"

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Il reddito di cittadinanza lo vuole tenere solo chi lo percepisce, non certo la maggioranza degli italiani. Pietro Senaldi interviene nella puntata di domenica 6 agosto di Controcorrente e affossa la retorica della sinistra secondo cui gli italiani affollerebbero le piazze per far tornare il sussidio totem dei grillini com'era prima della riformulazione messa in atto dal governo di Giorgia Meloni. "Due terzi degli italiani non hanno mai voluto il reddito di cittadinanza - afferma il condirettore di Libero - attualmente il 65 per cento lo eliminerebbe, il restante sostiene che va modificato". Insomma, "gli italiani si chiedono perché devono lavorare per pagare il reddito a chi non lavora", attacca il giornalista, "questa è una bandiera elettorale dei 5Stelle e per questo loro ne fanno una battaglia politica".

 

Argomentazioni che fanno scattare Angelo Bonelli leader dei Verdi, che prova a buttare la palla in tribuna: "Allora perché dobbiamo pagare noi la concessione del Twiga a Daniela Santanchè", afferma l'esponente di Av, "se vogliamo parlare di privilegi diciamoli tutti". Argomentazione che sorprende un po' tutti. "Ma cosa c'entra con il reddito di cittadinanza", ribatte Senaldi. Poi Bonelli tira fuori una vecchia frase di Senaldi sulle vacanze che non sarebbero un diritto. Il giornalista risponde: "Mi rompe le scatole!", poi spiega cosa intendeva dire: "Non è un diritto andare a Forte dei Marmi in bagni da 500 euro al giorno, sul fatto che le concessioni balneari vadano riviste sono d'accordo con Bonelli", spiega spiazzando il verde. 

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