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Berlusconi, "Fagiolini da 80 euro al kg" e poi la rivoluzione di Pascale ad Arcore

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A quasi due mesi dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, il tema del patrimonio del Cavaliere continua a essere di grande attualità. A suscitare curiosità è soprattutto Marta Fascina, la compagna e parlamentare alla quale il fondatore di Forza Italia ha lasciato 100 milioni di euro. Fascina, tuttavia, non è la sola donna a stare sotto i riflettori dopo la morte dello statista. Tommaso Labate, nell'ultima edizione di 7, il settimanale del Corriere della Sera, ha dedicato un articolo proprio a Berlusconi e alle quattro donne della sua vita, con tanto di aneddoti e retroscena.

 

 

A scandire la vita del Cavaliere, secondo Labate, un profondo conoscitore del "berlusconismo", sono state quattro donne: Carla Elvira Dall’Oglio, madre di Marina e Piersilvio; Veronica Lario, mamma di Barbara, Eleonora e Luigi; e poi Francesca Pascale e Marta Fascina. "Due mogli, una fidanzata e una “moglie” scritto con le virgolette, perché l’unione non è di quelle contemplate dal codice civile o dal diritto di famiglia. Una sola di queste è stata la first lady della Repubblica, la seconda. La prima e l’ultima sono nate a distanza di mezzo secolo l’una dall’altra": così il giornalista esordisce. Poi continua: "La prima è uscita di scena in silenzio, la seconda molto rumorosamente, la terza all’improvviso, la quarta è rimasta l’unica vedova pur senza mai essere stata ufficialmente la moglie".

 

 

Compagna del Cavaliere dal 2012 al 5 marzo del 2020, Francesca Pascale è stata quella che più "ha legato il proprio passaggio sul proscenio berlusconiano alla residenza simbolo del berlusconismo", la villa di Arcore. Labate ricorda soprattutto la "spending review" che Pascale, oggi sposata con Paola Turci, impose all'epoca al suo arrivo ad Arcore. Come riporta il giornalista, infatti, Pascale raccontò che prima del suo ingresso i fagiolini arrivavano a costare "80 euro al chilo" e le casse di pesce venivano consegnate ogni giorno "anche se è noto che il Presidente non solo non lo mangia, ma prova fastidio anche solo per l’odore quando lo cucinano". 

 

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