Reddito di cittadinanza, Zaia a valanga: "Dobbiamo aiutare i poveri veri"
Dopo una settimana di caos per lo stop al reddito di cittadinanza, la ministra per il Lavoro Marina Calderone si è presentata in Aula a Palazzo Madama per l’informativa richiesta dalle opposizioni. La ministra ha rivendicato l'intervento dell'esecutivo e spiegato che "la misura non ha funzionato, si è mostrata inefficace come strumento di politica attiva del lavoro e ha disperso risorse". Il tema è stato argomento di dibattito a Controcorrente, il programma di approfondimento giornalistico di Rete 4 condotto da Veronica Gentili. In collegamento con lo studio, Luca Zaia ha fatto il punto della situazione, sostenendo la scelta del governo Meloni e spiegando che i beneficiari del reddito di cittadinanza in molti casi rifiutavano opportunità lavorative.
Incredibile Fassino, la toppa è peggio del buco: "Operazione verità"
"Il governo ha fatto una scelta, una scelta che corrisponde alle notizie e ai dati di fatto che abbiamo. Le inchieste della Guardia di Finanza, tanto per citarne una e senza voler generalizzare, ci dicono che comunque ci sono stati dei casi nei quali o i cittadini rifiutavano il lavoro e se ne stavano a casa 'stipendiati'": così, con nettezza di parole, Luca Zaia ha chiarito il suo punto di vista sul tema del reddito di cittadinanza.
"La somma fa il totale": Merlino mette all'angolo Fassino
Quindi il presidente della regione Veneto ha ricordato agli ospiti in studio e ai telespettatori quali fossero, in molte circostanze, le strategie messe in atto dai beneficiari della misura. "Stavano a casa, non si preoccupavano di una nuova occupazione e percepivano settecento, ottocento euro al mese. Oppure, peggio ancora, percepivano queste risorse e poi andavano a lavorare al nero", ha detto Zaia. Quindi la stoccata finale alle opposizioni: "Io penso che dobbiamo aiutare i poveri veri", ha chiosato.