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Testamento Berlusconi, che fine fa Dudù? La decisione sul cane del Cav e Fascina

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Che fine ha fatto Dudù? Se lo chiedono in tanti tra gli azzurri dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi visto che nel suo testamento non c’è traccia del simbolo della svolta animalista del Cav. Raccontano che il barboncino bianco regalato dall’azzurra Michela Vittoria Brambilla nel 2012 e immortalato due anni dopo in una foto (entrata a far parte dell’iconografia berlusconiana) mentre gioca a palla con Vladimir Putin nei corridoi di palazzo Grazioli, continuerà a scorazzare nel parco di Arcore, insieme al cucciolo maschio Peter, mentre ‘mamma Dudina’ e gli altri suoi due piccoli, le cagnoline Wendy e Trilly, sono rimasti con Francesca Pascale quando finì l’amore con il leader azzurro e lei lasciò Villa Maria a Casatenovo in Brianza. La ‘diaspora’ dei cani berlusconiani, infatti, si è consumata nel 2020, una volta terminata la lunga relazione con la giovane napoletana, durata circa 12 anni (nel Natale del 2011 l’ex premier le fece trovare sotto l’albero un diamante solitario di fidanzamento). Al momento della separazione, Dudù seguì il Cavaliere che si portò anche Peter, diventato presto il cane prediletto, tant’è che spesso dormiva nel letto del capo forzista.

 

 

La passione di Berlusconi per gli amici a quattro zampe non è mai stata un mistero. E presto si trasformò in una vera e propria arma elettorale di forte impatto mediatico. Per anni Dudù (insieme ai suoi cuccioli, Peter, appunto, Wendy e Trilly) è stato una presenza fissa al fianco del presidente di Forza Italia: onnipresente sui social in vari ‘scatti di famiglia’ nel parco di Villa La Certosa, in Sardegna, così come nei giardini di Villa San Martino. Con l’arrivo di Marta Fascina nella vita sentimentale del Cav è cambiata anche la ‘geografia canina’: oltre al capostipite Dudù e Peter, la famiglia dei quattro zampe (già numerosa) si è allargata poco alla volta perché, spiega l’Adnkronos, la nuova compagna avrebbe ‘adottato’ altri cagnolini, ma non dei barboncini. Se è certo che Dudù continuerà a saltellare nei prati di Arcore sotto la supervisione del personale di Villa San Martino (come sempre capitava del resto, quando il padrone era fuori per impegni politici e di governo), resta la domanda: chi se ne prenderà cura? Fascina o la famiglia del Cav?

 

 

Dal punto di vista giuridico, se gli animali non figurano nel testamento (la cui notizia più grande è stato il lascito da 100 milioni per Marta Fascina e Paolo Berlusconi e quello da 30 milioni per Marcello Dell'Utri), alla morte del loro legittimo proprietario diventano parte integrante dell’asse ereditario e spetterebbero ai figli di Berlusconi, che saranno tenuti a garantire il loro benessere, pena l’accusa di abbandono o maltrattamenti. Diritto a parte, dovrebbe essere Fascina, ultima compagna del presidente di FI, a occuparsi di Dudù e Peter, almeno, raccontano, fino a quando rimarrà ad Arcore. Ma c’è chi non esclude che alla fine potrebbero ricongiungersi con Dudina, a casa Pascale, oggi sposata con la cantautrice Paola Turci. Nel corso degli anni la famiglia a quattro zampe del Cav si è allargata, con l’ingresso di un altro barboncino bianco, Chou Chou. Nel 2021, in occasione degli auguri di Natale, Berlusconi aveva annunciato l’arrivo di Gilda, uno Shitzu bianco con orecchie e sommità del capo pezzate di nero. Lo scorso gennaio Drago e Lupo sono gli ultimi entrati a far parte della tribù canina di Berlusconi. Nell’ultimo post sui social con i suoi amati barboncini, l’ex premier commentava: «Quanta gioia regalano i nostri amici a quattro zampe! Buona domenica a tutti!».

 

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