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Sgarbi riunisce la giunta in piscina, la trovata del sindaco di Arpino

Christian Campigli
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Un’idea geniale. A metà strada tra la provocazione e la rivoluzione. Vittorio Sgarbi lancia l’evoluzione dello smart working per la politica istituzionale. La sublimazione stessa della ricerca del piacere, del bello, anche durante le ore (talvolta noiose) da trascorrere per decidere se applicare un divieto di sosta nel corso o per organizzare una festa di rievocazione medioevale. L’eclettico sottosegretario alla Cultura ha diffuso un video nel quale lo si vede, rilassato e soddisfatto, all'interno di una piscina. In un casolare meraviglioso. Sgarbi è infatti anche il sindaco di Arpino, piccolo centro in provincia di Frosinone, famoso, fino a sabato, per aver dato i natali al filosofo latino Marco Tullio Cicerone. Da ieri, per essere stato il primo comune ad aver ospitato una riunione di giunta all'interno di una piscina.

«Siamo ad Arpino, in un casale con questa bella piscina e per non perdere né il piacere dell’estate né le funzioni di sindaco uniamo qui la giunta - ha affermato Vittorio Sgarbi su Instagram - per valutare alcune cose da fare durante l’estate per questa città che vive della sua assoluta potenza e che possa dare delle occasioni anche a chi non è mai stato qui e che possa capire perché io abbia scelto di venirci». Sul suo profilo, seguito da oltre seicentomila persone, il critico d’arte più famoso d'Italia ha ricevuto numerosi plausi e modeste critiche.

«È stata una giunta molto proficua. Abbiamo lavorato davvero bene. Un incontro durante il quale abbiamo trattato molto argomenti - ha aggiunto il già sindaco di Sutri e Salemi al telefono con Il Tempo - Tra i vari temi, abbiamo parlato in particolar modo dell’installazione di una meravigliosa scultura di Cicerone, realizzata da un artista straordinario come Marco Lodola. Una statua, quella dedicata al filosofo, scrittore e politico latino, che illuminerà tutta la Ciociaria. È stata una bella esperienza, che probabilmente verrà ripetuta». Sgarbi ha dimostrato, ancora una volta, di essere l’antitesi esatta del conformismo, dello scontato, del politicamente corretto.
Un’idea che potrebbe, in un futuro prossimo, essere seguita anche da altri suoi colleghi. Il sindaco di Arpino appare distante anni luce dalle foto sbiadite di uno dei giganti della politica italiana: Aldo Moro. Che era solito recarsi in spiaggia con la camicia di lino, i pantaloni di cotone e la giacca. Perché «un rappresentante del popolo deve essere sempre dignitoso e presentabile». 

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