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Saviano, Senaldi a valanga: "Non è un perseguitato ma un maleducato che..."

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La cancellazione del programma di Roberto Saviano in Rai è, da qualche giorno, argomento di dibattito. I vertici del servizio televisivo pubblico hanno dichiarato di aver annullato la trasmissione per una violazione del codice etico. Il saggista, infatti, ha recentemente definito il ministro dei Trasporti Matteo Salvini "ministro della malavita". A commentare questa vicenda è stato Pietro Senaldi che, con un video pubblicato sul profilo Instagram di Libero, ha stroncato i teoremi di Saviano e sostenuto la scelta della Rai.

 

 

"È stato chiuso il programma a Saviano e noi non siamo contenti di questo però Saviano ha reagito con delle interviste un po' imbarazzanti. Ha detto che adesso questa è la prova che il governo è collaterale alla mafia, che adesso la mafia trionferà in Italia, che insomma nel suo programma collaboravano anche un sacco di donne e questo, francamente, cosa c'entra, che lui viene attaccato perché è un uomo che attacca il potere": così ha esordito il condirettore di Libero.

 

 

"Allora, Saviano si sovrastima, non ha scritto un bestseller, è un libro importantissimo ma, diciamo così, nella lotta alla mafia, a parte questo suo livello di testimonianza, non è che è stato risolutivo. Ha fatto della lotta alla mafia, ha costruito una grande carriera sulla lotta alla mafia e ha pensato, in virtù di questo, di poter insultare chiunque", ha continuato. Quindi Senaldi ha fatto il punto della situazione: "Se tolgono il programma di Saviano in Rai, non è per coprire la mafia, non è per perseguitarlo, non è perché ha tante donne fra le sue collaboratrici, non è neanche perché è di sinistra perché noi sappiamo che in Rai chi è di sinistra generalmente lavora benissimo. È semplicemente perché lui è un maleducato e non sta alle regole". E ancora: "Le regole sono che tu non puoi insultare dicendo quello che ti pare. Dà a tutti del mafioso, ma non lo dimostra. Sono insulti nel frullatore. Questa è l'unica motivazione perché lui è una persona che è maleducata e sovrastima il proprio ruolo e la propria importanza", ha concluso.

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