dibattito

Coffee Break, la profezia di Pasquino sul salario minimo. Qual è il piano di Meloni

Salario minimo si, salario minimo no. Il dibattito nel nostro Paese in questi giorni è monopolizzato proprio dalla bagarre tra maggioranza e opposizione sulla legge che potrebbe imporre un livello minimo di compenso garantito ai lavoratori di tutti i settori. Un dibattito che oltre a infiammare le aule di Camera e Senato è sbarcato da tempo nei salotti televisivi e scatena da giorni commenti, riflessioni e retroscena. Ultimo dei quali quello di Gianfranco Pasquino, politologo ed ex senatore della Repubblica, ospite a "Coffee Break" su La7. Il socio dell’Accademia nazionale dei Lincei è intervenuto sul salario minimo e ha dato un interessante punto di vista sulla questione e sul fatto che la maggioranza potrebbe ancora – in extremis – stringere almeno un patto con l'opposizione dopo la sospensiva sulla legge presentata dal centrodestra: “Credo che ci sia la volontà da parte del governo di chiudere con l'opposizione un accordo che introduca” il salario minimo. Ma c’è di più: “Giorgia Meloni ha dimostrato di sapere imparare dagli avvenimenti, dalle circostanze e anche dal dibattito” e Pasquino ha “l'impressione che abbia capito che può intestarsi lei il salario minimo”.

 

 

 

Un punto di vista ben lontano dagli altri ospiti in studio e sorprendente per i retroscena che immagina il politologo. Infatti, secondo lui, il Presidente del Consiglio potrebbe decidere di far marcia indietro e di andare incontro alle opposizioni sul tema. E alla fine potrà chiudere un accordo dicendo: “abbiamo riflettuto. Abbiamo capito. E pensiamo che sia utile, che sia efficace, che sia una misura anche giusta”. Avrà ragione? Chi può dirlo se non Giorgia Meloni. Nel frattempo, chiosa Pasquino, la leader di Fratelli d’Italia – a suo parere – “riuscirà certamente a far passare questa idea (quella che il salario minimo sia un’idea della maggioranza e non dell’opposizione) e poi ad approvare” la legge.