rai e polemiche

In Onda, "chi è il prossimo" dopo Facci e Saviano. Rai, Specchia spiazza tutti

Luca De Lellis

Alla lista degli esclusi dalla Rai, pochi giorni dopo il caso di Filippo Facci, si è aggiunto anche Roberto Saviano. Durante la puntata di In Onda, trasmessa su La7 giovedì 27 luglio, è intervenuto sulla spinosa questione che ha riguardato lo scrittore anche l’editorialista di Libero Francesco Specchia. Il quotidiano aveva definito a suo tempo il comportamento del comitato etico del servizio pubblico nei confronti di Facci paragonabile a quello di un “soviet supremo dell’informazione italiana”. L’ospite dei conduttori Luca Telese e Marianna Aprile si lascia andare anche a una previsione sul futuro, che secondo lui prevede un ulteriore esilio in seno al servizio Pubblico.

 

L'ad Roberto Sergio ha spiegato che il programma di Saviano "insider" non sarà nei palinsesti per ""scelta aziendale", e lo scrittore di Gomorra ha reagito con una serie di interviste al veleno e una diretta fiume sui social. La sinistra è salita sulle barricate, come non era successo per il giornalista di Libero. “Non capisco perché hanno eliminato Facci, visto che era espressione del potere di Giorgia Meloni come si diceva”, afferma Specchia. La conduttrice Marianna Aprile ribatte in modo sarcastico, riferendosi all’articolo di Libero: “Abbiamo letto che è stato il soviet”.

 

A quel punto Specchia si fa scappare il pronostico citato in precedenza: “Il mio sospetto è che lo stesso soviet di Facci si stia muovendo anche nei confronti di Luca Barbareschi (giornalista ed ex deputato del PdL, ndr)”. Telese lo interrompe subito: “Non arriviamo ancora a Barbareschi, ma c’è un utente che ti chiede se non sia assurdo che gli italiani pagano il canone Rai e poi i programmi li sceglie Salvini”. L’editorialista di Libero cerca di entrare nell’ottica delle politiche discutibili dell’ad della Rai Roberto Sergio, con le quali lui stesso ha detto di non trovarsi d’accordo: “Esiste un codice etico, Sergio ha preso questa linea, poi si può rispettare o meno”.