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Minzolini stronca il "calcolo politico" del caso Santanchè: "Sbagliato"

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L'Aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 stelle. I voti favorevoli sono stati 67, quelli contrari 111 e nessun astenuto. Un applauso dei senatori del centrodestra, che non hanno fatto mancare il loro sostegno alla ministra, ha accolto la bocciatura della mozione. Il tema ha acceso il dibattito a Controcorrente, il programma di approfondimento giornalistico di Rete 4 condotto da Veronica Gentili. A intervenire nel corso dell'ultima puntata del talk-show è stato Augusto Minzolini. Il direttore de Il Giornale si è detto pienamente d'accordo con il risultato ottenuto in Senato perché, secondo lui, non bisogna commettere l'errore di confondere le vicende giudiziarie con i ruoli politici.

 

 

"Avere un atteggiamento garantista, per l'esperienza che ho avuto in tutti questi anni, negli ultimi trent'anni soprattutto in questo Paese, credo che sia la strada più giusta": così Minzolini ha commentato quanto accaduto oggi nell'Aula del Senato. La mozione di sfiducia presentata dal partito di cui Giuseppe Conte è leader, stando a quanto affermato dal giornalista, non deve avere a che fare con l'operato di Daniela Santanchè in quanto ministro. "Perché noi abbiamo avuto, purtroppo, stagioni politiche cadenzate da vicende giudiziarie che avevano soprattutto, o volevano avere, un effetto politico", ha spiegato Minzolini.

 

 

Poi il giornalista ha chiarito meglio il suo punto di vista: "Continuare su questa strada, secondo me, è estremamente sbagliato. Questo Paese ha bisogno di un po' di normalità. L'avviso di garanzia, secondo me, non prevede assolutamente le dimissioni. Vediamo quello che succederà nel tempo. Fare un discorso di questo genere e immaginare di fare un calcolo politico su queste tematiche io credo che sia la cosa meno giusta", ha concluso. 

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