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Clima, Sallusti smaschera l'ipocrisia della sinistra: "Auto ibride e poi in Cina..."

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Il cambiamento climatico, visti i disastri che si stanno verificando tanto al Nord con nubifragi e venti rovinosi quanto al Sud con incendi devastanti, è argomento di dibattito sempre più attuale. Anche la puntata di Zona bianca, il talk-show di politica e di attualità di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi, si è aperta con il tentativo di capire se il motivo di quest'Italia spaccata in due sia da cercare nell'azione degli esseri umani. Dopo aver ascoltato le parole del fisico dell'atmosfera Franco Prodi, che ha negato che i fenomeni meteorologici di questi giorni siano straordinari, Alessandro Sallusti si è schierato contro i teoremi della sinistra, sottolineando l'ipocrisia di molte idee green. 

 

 

"Per narrazione i cambiamenti climatici esistono da quando esiste l'uomo. È ovvio che il clima cambia. Può essere che noi siamo nel bel mezzo di uno di questi tanti cambiamenti, La seconda cosa è che quest'anno saranno più o meno frequenti, ma io ho memoria di giornalista e abbiamo pubblicato in questi giorni pagine dei giornali che raccontavano di eventi negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta": con queste parole il direttore di Libero ha provato a fare chiarezza e ha stroncato gli allarmismi dell'opposizione. "Io volevo porre questo problema. Io sono d'accordo non per scienza ma per logica che non è tutta colpa dell'uomo. È evidente che non è tutta colpa dell'uomo. Non può essere tutta colpa dell'uomo", ha aggiunto, con nettezza di parole.

 

 

Quindi Sallusti ha preparato l'ultimo affondo: "Sarebbe stupido se qualcuno pensasse a un mondo migliore. Tutti noi vogliamo un mondo migliore, però la discussione deve essere su come arrivarci, in che tempo, a che prezzi, sulle spalle di chi". "Faccio un esempio e poi mi taccio: vanno benissimo le auto a batteria, vanno benissimo le case a pannelli solari, ma se le batterie e i pannelli solari li facciamo costruire in Cina grazie all'energia fossile, non risolviamo il problema. L'inquinamento è globale", ha concluso il direttore di Libero, puntando il dito contro chi sbandiera motti che sono sintomo di ipocrisia profonda.

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