Carlo III e Camilla

Carlo III e Camilla, "Tre camere diverse": che succede la notte a Palazzo

Carlo III e Camilla avrebbero deciso di dormire in letti e camere separate: è questa l'indiscrezione che sta attirando tutti gli amanti della royal family. La notizia, non confermata, avrebbe incuriosito gli esperti, i cui pareri sono poi stati riportati su numerosi tabloid. Anche William e Kate avrebbero seguito lo stesso esempio, scatenando la macchina del gossip e facendo pensare a una separazione imminente. Tuttavia, il motivo di questa decisione non sarebbe da cercare nelle crisi coniugali. Ecco qual è, invece, il perché di questa insolita abitudine.

 

 

Come scrive il Daily Mail, Re Carlo III e la regina consorte Camilla non dormirebbero nello stesso letto. Ma non è tutto, i coniugi riposerebbero addirittura in camere diverse. "Le stanze separate sono il segreto del matrimonio felice di Re Carlo e della regina Camilla?", domanda il quotidiano britannico. Se decidere di non trascorrere la notte insieme sia un trucco per una relazione duratura, è un fatto difficile da stabilire. Si può certamente assicurare però che questa non è un'abitudine nuova a Palazzo. 

 

 

Già nel 2017, infatti, girò una voce secondo cui Carlo e Camilla preferirebbero non condividere il letto e la stanza. "Carlo ha una stanza con un letto matrimoniale, arredata secondo il suo gusto e Camilla ha la sua stanza con letto matrimoniale, arredata come piace a lei. In più hanno una stanza condivisa con letto matrimoniale che possono usare quando vogliono. La sistemazione è perfetta per loro”: così il Daily Mail chiariva il motivo dell'inattesa scelta.

 

 

I giornali si sono chiesti insistentemente il motivo di questa decisione. Al Mirror l’esperto reale Joshua Rom ha dichiarato che i sovrani avrebbero trovato questo compromesso a causa dei loro “orari frenetici” e della loro età. Il Daily Mail, invece, ha dato un’altra spiegazione, che collega tutto alla salute del monarca: “Carlo soffre di dolori alla schiena e si è ipotizzato che dormire da solo possa alleviare il dolore e quindi il sovrano ne trarrebbe beneficio".