La stoccata

Zaki, Paragone sul volo di Stato: "Mi auguro che abbia la decenza di..."

"C'è un leggero cambiamento nei piani poiché è venuto alla nostra attenzione che i documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno. Quindi, dopo dovremo viaggiare per assicurarci che la mia situazione legale sia chiara al 100%. Stai tranquilla Bologna, arrivo tra un paio di giorni, dobbiamo solo aspettare altri due giorni": questo il messaggio pubblicato da Patrick Zaki su Twitter nelle ultime ore. Intanto la vicenda del laureato dell'Università di Bologna, appena graziato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, continua a essere al centro dei dibattiti televisivi. Questa sera, a commentare le ultime informazioni circolate in merito alla gestione del ritorno in Italia del ricercatore è stato Gianluigi Paragone. Ospite a Controcorrente, il giornalista ha elogiato l'operato del governo Meloni e consigliato a Zaki di essere riconoscente nei confronti della diplomazia italiana.

 

 

 

A riportare in Italia Patrick Zaki, che ha lasciato il carcere in seguito alla grazia concessagli dal presidente egiziano al Sisi, non sarà un volo di Stato, ma un normalissimo volo di linea. Il ricercatore egiziano, infatti, avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano e non intenderebbe incontrare né farsi assistere da autorità dell'esecutivo di Roma. Secondo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, la scelta di rifiutare il volo di Stato sarebbe dettata da un bisogno di coerenza: "La decisione di prendere un volo di linea che lo porterà a Milano è del tutto corretta. È un difensore dei diritti umani che mantiene la sua indipendenza dai Governi, di qualunque colore siano. Zaki apprezza tutto ciò che è stato fatto per lui: in queste ore lo ha fatto ampiamente ringraziando le istituzioni italiani. Però la decisione di prendere un volo di linea, anziché un volo di Stato, è normale per un difensore dei diritti umani, fa parte del suo essere indipendente. Io avrei fatto la stessa scelta e questo non vuol dire essere contro i governi", ha affermato Noury.

 

La notizia è stata commentata a Controcorrente da Gianluigi Paragone: "Ci si deve infognare sempre nelle solite polemiche. Non vuole prendere il volo di Stato, va bene. Mi auguro che abbia l'accortezza e un po' anche la decenza di capire che, anche se questo è un governo di centrodestra e magari non è il governo dei suoi sogni, comunque gli ha restituito la libertà".  Per il giornalista sarebbe doveroso da parte di Zaki un ringraziamento: "Quindi forse un passaggio, un riconoscimento espresso, solido, importante nei confronti del governo, che rappresenta quindi le istituzioni di quel Paese che lo sta ospitando e gli ha restituito la libertà, mi sembra sia da parte di Zaki riconosciuto apertamente", ha concluso.