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Simona Ventura vuota il sacco: perché ho detto addio alla Rai

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Francesco Fredella
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Una carriera formidabile. Prima in Rai, con l'indimenticabile Isola dei famosi, poi l'arrivo a Mediaset con Amici e Temptation Island. Adesso, Simona Ventura - super Simo per tutti- si racconta a Donne al Bivio e parla di tutto. Senza segreti. “Gli anni da Super Simo? Non avevo molto tempo, ho lavorato tanto. Per me il lavoro era anche passione. Non mi ponevo cose da raggiungere, avevo già ottenuto più di quanto potessi immaginare. Però non ho rimpianti di quel periodo, non ho rimorsi e rimpianti a dire la verità", dice.

 

 

"Sì ho lasciato la Rai nel 2011 all’apice del successo. Facevo di tutto, anche più programmi insieme. Ho deciso di cambiare per mia volontà e sono felice delle mie scelte. Mi sono trovata a un certo punto della mia carriera che ho capito che dovevo lasciare qualcosa. Ero stanca e dopo tanti anni facevo fatica a rimanere libera intellettualmente ed editorialmente. Però lo sono sempre stata", continua. Il suo è un racconto lucido. Senza troppi segreti e con tanti, ma davvero tanti, particolari. Che adesso non nasconde più. "Mi sono detta che ero stanca di testa e la prima cosa grossa che è passata l’ho presa. Poi mi sono resa conto che era il momento di tornare. Erano cresciuti i miei figli e avevano trovato la loro strada e potevo dedicarmi nuovamente alla televisione in pieno. – ha continuato la Ventura – Io sono sempre stata una che risorge. Ho avuto la grande occasione nel 2018 da Maria De Filippi di avere due programmi fortissimi. Ho fatto Amici e Temptation Island. Come mai sono tornata in Rai?", svela ancora una volta.

 

 

"Poi Carlo Freccero come una sirena mi ha richiamata per The Voice in Rai. Ho accettato e sono stata felice di tornare in questa azienda. In quegli anni ho incontrato Paola, le avevano chiuso un programma e io l’ho difesa pubblicamente. Lei mi ha chiamata e mi ha ringraziata e poi da lì è partita l’amicizia. Ci siamo dette che appena sarebbe arrivata l’occasione avremmo lavorato insieme. E adesso facciamo da anni Citofonare Rai Due”.

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