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Papa Francesco l'ha fatto di nuovo: la scelta che manda in tilt il Vaticano

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Papa Francesco lo fa ancora. 5 anni dopo l’ultima volta via ai cambi tra i suoi collaboratori più stretti. E stavolta tocca al suo segretario personale, figura importante nella gerarchia vaticana dato il suo supporto al pontefice nella gestione della sua agenda e che assiste agli incontri più riservati nelle salette di Santa Marta. Non è la prima volta che Francesco rinnova le persone a lui più vicine: il Papa infatti applica da sempre una regola aurea. Quella dei 5 anni, il tempo di servizio massimo che concede a coloro i quali vivono con lui e lo seguono passo passo. Tutto pur di evitare che finiscano indirettamente per acquisire troppo potere o finiscano per assumere ruoli che non competono loro.

 

 

Un ruolo – quello del segretario personale – voluto da Francesco a tempo, scelta che costituisce un unicum nella storia vaticana. Gli uomini più vicini al papa infatti fino all’avvento di Francesco erano stati stabili e avevano svolto le loro mansioni a tempo indeterminato, anche per questioni legate all'efficacia del ruolo da svolgere. Giovanni XXIII aveva avuto Loris Capovilla, Paolo VI aveva assunto Pasquale Macchi, Giovanni Paolo II si era legato a Stanislaw Dziwisz, Benedetto XVI a Georg Gaenswein. Bergoglio invece ha voluto ridimensionare il ruolo subito dopo la sua elezione. Si dice abbia tratto ispirazione dalla sua precedente esperienza da arcivescovo a Buenos Aires, quando era lui stesso ad occuparsi direttamente della sua agenda e dei suoi incontri, senza passare attraverso intermediari.  

 

 

A chi tocca adesso? L’ultimo segretario ad essere sostituito è l’uruguayano padre Gonzalo Aemlius, un collaboratore instancabile e sempre pronto a dare una mano alle decine di migliaia di persone che ogni giorno bussano a Santa Marta. Gonzalo, riferisce Il Messaggero, rispondeva nell’arco di poche ore tramite mail, fornendo le informazioni del caso e dando istruzioni a tutti coloro i quali gli chiedevano aiuto. Non un cambio di merito, ma solo di routine. E adesso che i suoi 5 anni sono scaduti, Papa Francesco ha chiamato al suo fianco Daniel Pellizzon. Argentino, 40 anni, suo collaboratore tra il 2011 e il 2012.   

 

 

Identikit di Pellizzon che non si esaurisce qui. Parroco a Buones Aires, nel tempo libero accompagnava i pellegrini nel Santuario di San Cayetano, dimora del patrono del pane e del lavoro. L’ex parroco di Buenos Aires prenderà servizio ad Agosto e lo farà a fianco dell’altro segretario personale, don Fabio Salerno. Italiano, originario della Calabria, è il raccordo tra la segreteria di Santa Marta e la Segreteria di Stato vaticana e anche lui – come Gonzalo Aemluis – è “in scadenza”. Ma per lui, il destino è tutto da scrivere: Bergoglio - secondo i più informati - potrebbe anche fare un eccezione.

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