tv pubblica
Rai, cancellato il programma di Facci dal palinsesto: ecco perché
Non c’è pace per la Rai, scossa da polemiche continue. Dopo i casi di Filippo Facci e del direttore di RaiNews Paolo Petrecca stavolta sono stati due telecronisti che seguivano i mondiali di tuffi in Giappone a finire nei guai per una telecronaca «sopra le righe» (frutto di un errore interno per un microfono rimasto aperto) e contro la quale si è scatenata la rabbia dei telespettatori. Ieri mattina, intanto, è diventata ufficiale la notizia che la striscia «Facci Vostri» non andrà più in onda, perché è stata cancellata dal palinsesto del prossimo autunno. Lo ha deciso l’amministratore delegato Roberto Sergio, dopo aver informato la presidente Marinella Soldi, d’intesa con il direttore dell’Approfondimento Paolo Corsini e, per i profili di sua competenza, il direttore generale Giampaolo Rossi. Una decisione presa l’8 luglio dopo l’articolo di Facci ma che l’ad Sergio ha deciso di ufficializzare solo ieri per far decantare quelle che a caldo aveva definito le «campagne strumentali».
Il nuovo caso riguarda invece i telecronisti Rai ai Mondiali di tuffi. Durante una pausa della diretta per mandare in onda il telegiornale su RaiPlay il microfono è rimasto aperto e i telespettatori sintonizzati hanno ascoltato i commenti sessisti dei telecronisti di RaiSport Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi, il primo già sospeso per un’uscita infelice durante una gara di rally nel 2020 (in quell’occasione, prendendo spunto dal secondo posto dell’estone Ott Tänak, aveva affermato: «Mi hanno detto una battutaccia, mi vogliono far vincere cento euro se la dico...Donna nanak, tutta Tanak»). Qualche spettatore ha inviato una Pec alla Rai per denunciare quanto accaduto. «Prendo le distanze da quanto è stato riportato. Non si tratta assolutamente di commenti sessisti, ho solo detto una barzelletta da bar "si la do" al mio commentatore durante la pausa tiggì, che non poteva sentirsi dal nostro microfono», si è giustificato Leonarduzzi spiegando, all’agenzia LaPresse, il brutto fuori onda ascoltato in streaming. «Se non si vuole credere a questa situazione... perché giuro che se l’avessi detta in diretta starei già sull’aereo per tornare a casa e sarei io a lasciare la Rai e tornare a Milano».
«Chiedo scusa non per la battuta ma ai telespettatori perché c’è stato un problema tecnico, prendo le distanze in maniera chiara, netta e categorica dalle accuse di sessismo - prosegue Leonarduzzi - purtroppo si è trattato di un increscioso problema tecnico con RaiPlay che si è già verificato centinaia di altre volte perché noi quando andiamo su RaiPlay non abbiamo il controllo diretto e molto spesso RaiPlay non è presidiata, aprono e chiudono il microfono anche a nostra insaputa. O come è accaduto in questa occasione, dove è stato chiesto a RaiPlay di tenere chiuso il microfono fino alla fine del telegiornale, qualcuno invece o l’ha aperto prima o l’ha chiuso dopo. Quindi ripeto, non avevo la cuffia addosso e permettetemi il termine stavo "cazzeggiando" per smaltire la tensione delle 7-8 ore di diretta». Giustificazione che non ha affatto convinto l’ad Sergio: «Un giornalista del servizio pubblico non può giustificarsi relegando a una "battuta da bar" quanto andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al direttore di Rai Sport, Iacopo Volpi, che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico».