Monica Cirinnà, com'è finita con i soldi nella cuccia del cane: "Noi vittime"
Il caso dei 24mila euro in contanti trovati nella cuccia del cane è chiuso: "L’inchiesta è stata archiviata", spiega Monica Cirinnà, ex parlamentare del Pd non eletta alle ultime elezioni politiche, "non siamo mai stati nemmeno sentiti dal pm, che eravamo anche noi delle vittime". Cirinnà si è trasferita definitivamente a Capalbio, luogo simbolo della sinistra, dove insieme al marito Esterino Montino, già sindaco di Fiumicino, ha la tenuta diventata famosa per il caso calla cuccia. "La mia vita adesso è qui alla fattoria. Da novembre mi sono trasferita in Toscana, ho spostato la residenza. Produco vino, olio, conserve, marmellate, pomodori", spiega al Corriere Cirinnà.
Ora ha aperto una sorta di ristorante con degustazioni di vino e buffet freddi e si occupa dell'orto: "Al momento siamo in overbooking di zucchine, ci faccio le parmigiane che poi congelo. E seguo marmellate e passate di pomodori", e progetta alloggi per il glamping, il campeggio chic e confortevole. Cirinnà afferma di diffidare "di chi vive di sola poltrona", ma trapela una certa amarezza dal vedersi voltate le spalle dai compagni di partito dopo la mancata elezione in un collegio proibitivo nel quale è stata relegata. "Non mi ha contattata nessuno, nemmeno del Pd locale o tra gli eletti in Toscana, a parte la mia amica Alessandra Nardini. Il telefono non suona. Se esci dal giro, se non hai un incarico di partito, vieni facilmente accantonato", afferma Cirinnà che spiega che nessuno del partito ha neanche chiamato per prenotare un tavolo.
"Non dimentico il colpo di mano di Ferragosto, quando Letta con i suoi sodali rinnegarono la decisione della direzione regionale che mi voleva capolista. Zingaretti, Orlando, Franceschini, ognuno ha protetto i suoi. E di notte, tra spinte e controspinte, mi ritrovai nel collegio perdente. Del resto quando sei un cane randagio come me non sei di nessuno e non hai nessuno", accusa infine Cirinnà.