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Crosetto tuona sull'invio di bombe a grappolo: "La Russia le usa da sempre"

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A commentare l'invio delle bombe a grappolo all'Ucraina da parte degli USA è stato Guido Crosetto. Attraverso poche frasi, affidate a Twitter, il ministro della Difesa si è schierato dalla parte di chi sostiene concretamente Kiev. "È stata una decisione molto difficile ma necessaria, l'Ucraina è a corto di munizioni e ne ha bisogno": così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rotto gli indugi e autorizzato l'invio delle controverse munizioni a grappolo all'Ucraina, scatenando l'imbarazzo di alleati come Germania e Francia, la contrarietà dell'Onu e la minaccia di Mosca. "Sarebbe una pericolosa escalation", ha chiarito l'ambasciatore russo Vasily Nebenzya, dimenticando, però, che l'esercito del Cremlino le utilizza già dall'inizio del conflitto. 

 

 

La Spagna, la Francia e addirittura la Gran Bretagna sono contrarie all’invio delle bombe a grappolo a Kiev deciso dagli Stati Uniti. Il governo francese, invece, è diviso. L'Italia, nonostante sia uno dei 111 Paesi che hanno ratificato la Convenzione di Oslo del 2008 che ne vieta la produzione, non condanna la decisione dell'alleato americano di supportare il presidente ucraino Zelensky. Il tema è stato al centro di un tweet pubblicato da Guido Crosetto sui suoi profili ufficiali.

 

 

Attraverso un cinguettio, il ministro della Difesa ha apertamente condiviso la scelta di Joe Biden. Crosetto ha risposto a tutti coloro che si chiedono quale sia la posizione del governo Meloni: "Il mio pensiero? L’Italia ha aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo che ne vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio", ha scritto. Poi il ministro ha chiarito meglio il suo punto di vista: "Ero sottosegretario alla Difesa, nel 2011, quando la ratificammo. PS: i russi le usano da sempre. Anche in Ucraina. Dall’inizio". 

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