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Controcorrente, Sallusti si scatena sul caso Santanchè: aspetti inquietanti, spalle al muro
Il caso che ha coinvolto la ministra del Turismo Daniela Santanchè sta mettendo a dura prova la maggioranza di governo, con le forze di opposizione e alcuni giornali che ne chiedono le immediate dimissioni. Sulla questione è intervenuto anche uno scatenato Alessandro Sallusti, tra l’altro ex compagno della senatrice di Fratelli d’Italia, che durante il programma di Rete 4 Controcorrente ha fornito il suo punto di vista. “Ci sono un paio di aspetti inquietanti della vicenda” – ha esordito il direttore di Libero -, che poi ha proseguito: “Il primo è che una persona indagata, che sia ministro o meno, non può non esserne a conoscenza quando scadono i motivi di riservatezza necessari alle indagini”.
Il giornalista ha anche alimentato i sospetti avanzati nel discorso in Parlamento da Santanchè sulla presunta collusione tra magistratura e alcuni organi d’informazione: “Guarda caso lo hanno saputo prima un giornale e una trasmissione televisiva di una parte politica avversa (il Fatto Quotidiano e Report, ndr)”.
L’ospite della conduttrice Veronica Gentili ha poi tuonato contro il modus operandi delle due testate: “Loro spiattellano atti giudiziari senza che l’interessato possa nemmeno difendersi perché non ne è a conoscenza di questi atti”. E ancora: “Questo piccolo particolare è esattamente la fotocopia di quello che Luca Palamara (ex magistrato, ndr) ha raccontato nelle sue confessioni. Cioè di un sistema che vuole mettere spalle al muro il politico di turno, in questo caso la Santanchè”. Per concludere Sallusti ammette possibili responsabilità della senatrice, ma riporta l’attenzione su una giustizia italiana secondo lui malata: “C’è un’anomalia nell’operato da privato imprenditore della ministra, ma c’è anche un’enorme anomalia nel sistema giudiziario italiano che si ripropone con le stesse caratteristiche con le quali ha agito negli ultimi 20 anni”.