Controcorrente, la verità di Capuozzo sulle proteste in Francia: “Paese spaccato”
La Francia è in fiamme e la rivolta non si placa. Il 3 luglio il Ministero dell’interno ha contato 11.113 incendi di bidoni della spazzatura, 5.662 incendi di automobili, 1.059 edifici bruciati o degradati e almeno 254 commissariati di polizia attaccati. La rivolta è scoppiata dopo la morte del giovane Nahel. C'è chi vorrebbe bloccarla, ma la colletta a favore della famiglia del poliziotto che ha sparato contro il 17enne, martedì a Nanterre, ha superato un milione di euro. Questo è il tema che ha animato l'ultima puntata di Controcorrente, il talk-show di approfondimento giornalistico condotto da Veronica Gentili. A commentare le ultime notizie è stato Toni Capuozzo.
Video su questo argomento TMNewsFrancia, sindaci da Macron dopo le violenze. Borne: quasi 4.000 arresti
Mentre infuriano le polemiche sulla regolarità e l'opportunità dell'iniziativa, la piattaforma online che ospita la colletta, GoFundMe, ha fatto sapere che la raccolta di denaro è "conforme alle condizioni di utilizzo, poiché i fondi saranno versati direttamente alla famiglia". Alla sua apertura era stata fortemente contestata, ma la raccolta fondi istituita dalla famiglia dell’agente della polizia francese ha già raggiunto la somma di 1 milione di euro. Una cifra pari a 5 volte quella ottenuta dalla raccolta fondi aperta dai parenti del giovane di origini nordafricane.
Minacce con la pistola, calci in faccia e capelli tagliati: aggredita giornalista russa
"Un supporto alla famiglia dell’agente di polizia di Nanterre, Florian M, che ha fatto il suo lavoro e oggi deve pagarlo a caro prezzo. Sostenetelo e sostenete la polizia": questo si legge nella pagina aperta da Jean Messiha, ex portavoce del candidato di estrema destra alle presidenziali Éric Zemmour. A Controcorrente a esprimere la sua opinione a riguardo è stato Toni Capuozzo: "La protesta della maggioranza silenziosa dei francesi è avvenuta con manifestazioni come queste. Inviare dei soldi che garantiscano la difesa del poliziotto che è in carcere per aver ucciso il giovane è quello che ha scatenato la protesta". Poi il giornalista ha chiarito meglio: "Gli altri, che non hanno mandato soldi, sono andati nelle piazze. Hanno manifestato, hanno distrutto, hanno incendiato, hanno messo a ferro e fuoco la Francia per almeno tre giorni e rivelato lo spaccato di un Paese spaccato. Inutile ricordare che la Francia ha avuto un impero e ha un'immigrazione che è ormai alla seconda o alla terza generazione".