scontro in tv
L'Aria che Tira, Maurizio Gasparri contro il ministro Darmanin. La bordata spiazza tutti
“Il Ministro dell'Interno francese potrebbe dare meno lezioni all'Italia”. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, striglia duramente Gérald Darmanin sugli scontri e le rivolte in atto in Francia. “Il ministro dell'Interno francese ci dava lezioni costanti: l'Italia non sa fare questo, non sa fare quello” fa notare Gasparri nel suo intervento a L’aria che Tira Estate su La 7. Dura la disamina del big degli azzurri: “Si può discutere com’è intervenuta la polizia, l’episodio e cosa ha scatenato”, riferendosi all’uccisione del diciassettenne Nahel per mano delle forze dell’ordine francesi. Però “c'è un problema anche probabilmente di integrazione non risolto ed è una storia – conclude il forzista – che io faccio partire da lontano”.
Bordate, quelle di Gasparri, iniziate con un’analisi profonda della situazione di alta tensione sociale in Francia: “E’ presto per trarre delle conclusioni assolute da questa vicenda, mi verrebbe un titolo: La mia Africa”. Gasparri si spiega meglio: “Il rapporto con la realtà africana con cui la Francia ha avuto un rapporto coloniale che si è consumato poi negli anni 50, 60 con mille lacerazioni: la rivolta di Algeri”. Lezioni di storia per Darmanin: “De Gaulle andò al potere sull’onda di quella vicenda: una crisi francese nata con la fine dell’epoca coloniale, con tutta una serie di squilibri” e il generale, leader della Francia Libera durante il secondo conflitto mondiale ed ex Presidente della Repubblica per ben due mandati prese il potere “in un Paese - di grande storia democratica - in una maniera anche un po’ traumatica”. Nonostante il trauma - chiude Gasparri - il gollismo “è stato ed è ancora adesso con numeri più bassi una parte della storia democratica della Francia”. Il vicepresidente del Senato, quindi, non ha dubbi: “Questa interazione con questo tema” – il riferimento è all’integrazione – “dall’epoca di De Gaulle a queste periferie dove terze e quarte generazioni evidentemente male accolte, male integrate - la colpa non saprei a chi darla - è un problema vero che c'è”. Quindi l’attacco finale: Darmanin piuttosto che darci lezioni, pensi a ciò che accade nel suo Paese.