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Michelle Causo, il post surreale di Laura Boldrini che tira in ballo la destra

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Un post dedicato alla tragedia di Primavalle da Laura Boldrini sembra lanciare un nuovo fenomeno nel dibattito politico della sinistra: le critiche preventive alla maggioranza di governo. Parliamo del brutale delitto di Michelle  Causo, la 17enne trovata senza vita in un carrello della spesa lasciato vicino ai cassonetti. La deputata del Pd su Facebook ha commentato l'ennesima tragedia: "Oggi contiamo la vittima di femminicidio n. 55 dei primi sei mesi del 2023. Una giovane di soli 17 anni, uccisa a coltellate da un coetaneo e poi abbandonata dentro un sacco in un carrello della spesa, accanto ai cassonetti dell’immondizia. Come uno scarto, un rifiuto. Davanti a questa immane tragedia, non si può che ribadire quanto ci sgoliamo da sempre a ripetere: si possono fare le migliori leggi del mondo, si possono inasprire le misure penali, ma ciò non basta e non basterà mai". 

 

Dopo l'analisi di fatti, si passa alle proposte per provare a invertire la rotta di un fenomeno allarmante: "Quello che ancora manca - aggiunge Boldrini - è un serio e capillare lavoro culturale, a partire dalla scuola, dove andrebbe introdotta una nuova disciplina di studi: l’educazione sentimentale". Insomma, ripartire dall'istruzione e dai valori. Tutto condivisibile. Poi l'affondo che ha del surreale: "Senza che questo percorso", ossia l'educazione sentimentale a scuola, "venga ostacolato dalla destra, la quale continua ad appellarsi a una fantomatica e non meglio identificata ’teoria gender’ - che nessuno, nemmeno a destra, ha ben capito cosa sia -rendendo quindi difficile anche a chi insegna affrontare un tema a cui non possiamo più sfuggire".

 

Insomma, Boldrini ritiene che bambini e ragazzi vadano educati al rispetto degli altri per relazioni che non abbiano nulla a che vedere con violenza e sopraffazione, ma teme che questo alle forze di centrodestra non vada bene. Tirando in ballo tra l'altro le critiche, legittime, alla teoria gender in un parallelismo quantomeno ardito. "Nelle scuole va insegnato il rispetto verso le donne, la condivisione degli oneri tra uomo e donna. E soprattutto va insegnato cos’è l’amore, che non è mai sopraffazione né violenza. Se non agiremo sulla causa di questi incessanti femminicidi, continueremo a rimanere alla finestra in attesa di veder passare e contare l’ennesima vittima. Un conteggio che vorremmo non dover tenere mai più", conclude la dem. 

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